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Letture Rito Ambrosiano

Gen 3,1-8; Sal 118,1-8; Pr 3,1-10; Mt 5,13-16

23 Febbraio 2010

GENESI Lettura del libro della Genesi 3, 1-8 In quei giorni. Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. SALMO Sal 118 (119), 1-8 ® Beato chi è fedele alla legge del Signore. Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. ® Non commette certo ingiustizie e cammina nelle sue vie. Tu hai promulgato i tuoi precetti perché siano osservati interamente. ® Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. Non dovrò allora vergognarmi, se avrò considerato tutti i tuoi comandi. ® Ti loderò con cuore sincero, quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi. Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai. ® PROVERBI Lettura del libro dei Proverbi 3, 1-10 Figlio mio, / non dimenticare il mio insegnamento / e il tuo cuore custodisca i miei precetti, / perché lunghi giorni e anni di vita / e tanta pace ti apporteranno. / Bontà e fedeltà non ti abbandonino: / légale attorno al tuo collo, / scrivile sulla tavola del tuo cuore, / e otterrai favore e buon successo / agli occhi di Dio e degli uomini. / Confida nel Signore con tutto il tuo cuore / e non affidarti alla tua intelligenza; / riconoscilo in tutti i tuoi passi / ed egli appianerà i tuoi sentieri. / Non crederti saggio ai tuoi occhi, / temi il Signore e sta’ lontano dal male: / sarà tutta salute per il tuo corpo / e refrigerio per le tue ossa. / Onora il Signore con i tuoi averi / e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; / i tuoi granai si riempiranno oltre misura / e i tuoi tini traboccheranno di mosto. VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 5, 13-16 In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».