Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Sir 31, 25-31; Sal 103; Mc 8, 22-26

10 Febbraio 2012

Venerdì della settimana della V domenica dopo l’Epifania

 

 

Lettura

Lettura del libro del Siracide 31, 25-31

 

Non fare lo spavaldo con il vino,/ perché il vino ha mandato molti in rovina./ La fornace prova il metallo nella tempera,/ così il vino i cuori, in una sfida di arroganti./ Il vino è come la vita per gli uomini,/ purché tu lo beva con misura./ Che vita è quella dove manca il vino?/ Fin dall’inizio è stato creato per la gioia degli uomini./ Allegria del cuore e gioia dell’anima/ è il vino bevuto a tempo e a misura./ Amarezza dell’anima è il vino bevuto in quantità,/ con eccitazione e per sfida./ L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,/ ne diminuisce le forze e gli procura ferite./ Durante un banchetto non rimproverare il vicino,/ non deriderlo nella sua allegria./ Non dirgli parole di biasimo/ e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.         

 

Salmo

Sal 103 (104)

 

®  Benedici il Signore, anima mia.

 

Benedici il Signore, anima mia!

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!

Tu fai crescere l’erba per il bestiame

e le piante che l’uomo coltiva

per trarre cibo dalla terra. ®

 

Doni vino che allieta il cuore dell’uomo,

olio che fa brillare il suo volto

e pane che sostiene il suo cuore.

Sono sazi gli alberi del Signore,

i cedri del Libano da lui piantati. ®

 

Sia per sempre la gloria del Signore;

gioisca il Signore delle sue opere.

Voglio cantare al Signore finché ho vita,

cantare inni al mio Dio finché esisto.

A lui sia gradito il mio canto,

io gioirò nel Signore. ®

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Marco 8, 22-26

 

In quel tempo. Il Signore Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo. Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano». Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».