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Letture Rito Ambrosiano

Qo 11,7-9; Sal 138; Mc 13,28-31

11 Marzo 2011

Venerdi, 11 Marzo 2011 LETTURA Lettura del libro del Qoèlet 11, 7-9; 12, 13-14 Dolce è la luce / e bello è per gli occhi vedere il sole. / Anche se l’uomo vive molti anni, / se li goda tutti, / e pensi ai giorni tenebrosi, che saranno molti: / tutto ciò che accade è vanità. / Godi, o giovane, nella tua giovinezza, / e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. / Segui pure le vie del tuo cuore / e i desideri dei tuoi occhi. / Sappi però che su tutto questo / Dio ti convocherà in giudizio. / Conclusione del discorso, dopo aver ascoltato tutto: temi Dio e / osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l’uomo. / Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, anche tutto ciò che è occulto, bene o male. SALMO Sal 138(139) Rit.: Guida i miei passi, Signore, sulla via della sapienza. Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie. ® La mia parola non è ancora sulla lingua ed ecco, Signore, già la conosci tutta. Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. ® Meravigliosa per me la tua conoscenza, troppo alta, per me inaccessibile. Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere, le riconosce pienamente l’anima mia. ® VANGELO Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 28-31 In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il Figlio dell’uomo è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».