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Letture Rito Ambrosiano

Sir 37,7-15; Sal 72; Mc 8,1-9

9 Febbraio 2011

Mercoledi, 9 Febbraio 2011 LETTURA Lettura del libro del Siracide 37, 7-15 Ogni consigliere esalta il consiglio che dà, / ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio. / Guàrdati da chi vuole darti consiglio / e prima infórmati quali siano le sue necessità: / egli infatti darà consigli a suo vantaggio; / perché non abbia a gettare un laccio su di te / e ti dica: «La tua via è buona», / ma poi si tenga in disparte per vedere quel che ti succede. / Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco / e nascondi le tue intenzioni a quanti ti invidiano. / Non consigliarti con una donna sulla sua rivale / e con un pauroso sulla guerra, / con un mercante sul commercio / e con un compratore sulla vendita, / con un invidioso sulla riconoscenza / e con uno spietato sulla bontà di cuore, / con un pigro su una iniziativa qualsiasi / e con un salariato sul raccolto, / con uno schiavo pigro su un lavoro importante. / Non dipendere da costoro per nessun consiglio. / Frequenta invece un uomo giusto, / di cui sai che osserva i comandamenti / e ha un animo simile al tuo, / perché se tu cadi, egli saprà compatirti. / Attieniti al consiglio del tuo cuore, / perché nessuno ti è più fedele. / Infatti la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire / meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. / Per tutte queste cose invoca l’Altissimo, / perché guidi la tua via secondo verità. SALMO Sal 72(73) Rit.: Dio è la roccia del mio cuore. Quando era amareggiato il mio cuore e i miei reni trafitti dal dolore, io ero insensato e non capivo, stavo davanti a te come una bestia. ® Ma io sono sempre con te: tu mi hai preso per la mano destra. Mi guiderai secondo i tuoi disegni e poi mi accoglierai nella gloria. ® Chi avrò per me nel cielo? Con te non desidero nulla sulla terra. Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma Dio è roccia del mio cuore, mia parte per sempre. ® VANGELO Lettura del Vangelo secondo Marco 8, 1-9 In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, il Signore Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano». Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette». Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli. Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.