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Letture Rito Romano

2Tm 3,10-16; Sal 118; Mc 12,35-37

4 Giugno 2010

Venerdi, IX settimana del Tempo ordinario Prima lettura 2Tm 3,10-16 Figlio mio, tu mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi. Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. Salmo responsoriale Sal 118 Rit.: Grande pace, Signore, per chi ama la tua legge. Molti mi perseguitano e mi affliggono, ma io non abbandono i tuoi insegnamenti. La verità è fondamento della tua parola, ogni tuo giusto giudizio dura in eterno. I potenti mi perseguitano senza motivo, ma il mio cuore teme solo le tue parole. Grande pace per chi ama la tua legge: nel suo cammino non trova inciampo. Aspetto da te la salvezza, Signore, e metto in pratica i tuoi comandi. Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti: davanti a te sono tutte le mie vie. Vangelo Mc 12,35-37 In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo: “Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi”. Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?». E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.