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Signore, mio Dio, tu sei il mio aiuto

13 Febbraio 2014

Sir 31,1-11; Sal 51; Mc 8,10-21

 

 

Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. (Mc 8)

 

 

La richiesta di un segno appariscente per Gesù è indice di incredulità, di una non volontà di accogliere la fede in lui. Perciò questo segno viene rifiutato, e Gesù ne approfitta per insegnare quali sono i veri segni dal cielo e quali sono le condizioni per poterli ottenere. Prima di tutto la sincerità e la fiducia in ogni risposta che il Signore darà.

Se i farisei ottengono il diniego di Gesù che se ne va al di là del lago, proprio là trova una folla di persone desiderose di ascoltarlo, e i discepoli che non sanno come aiutare tante persone che non hanno di che mangiare. Gesù riprende con fermezza i suoi discepoli preoccupati sul da farsi, ricordando loro quanto già lui ha fatto moltiplicando i pani per tante persone. Il rimprovero è proprio per aver dimenticato quanto Gesù aveva loro insegnato e mostrato nel suo agire. Loro non hanno capito e non pensano che lui intenda stare ancora dalla parte delle persone che in lui ripongono fiducia.

 

 

Preghiamo col Salmo

 

 

Voglio renderti grazie in eterno

per quanto hai operato;

spero nel tuo nome, perchè è buono,

davanti ai tuoi feedeli.