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Venite, acclamiamo il Signore

26 Febbraio 2014

Sap 18,5-9; Sal 67; Mc 11,12-14.20-25

 

 

Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, / e la notte era a metà del suo rapido corso, / la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, / guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, / portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile. (Sap 18)

 

 

Continua il grande tema della fede e della presenza costante di Dio nella storia nel testo di Sapienza che indica anche con parole di grande effetto emotivo la cura divina verso le vicende umane e la forza inesauribile della parola di Dio. E l’evangelista Marco riporta un insegnamento di Gesù proprio a proposito di chi non porta frutto. Un bell’albero di fico, ricco di foglie ma senza frutti – e non era la stagione dei frutti – e Gesù lo maledice e lo fa seccare. La vigilanza è richiesta nella fede e nella sequela a Gesù; non conosciamo il tempo, può esserci la chiamata in un’ora da noi non prevista, e il tempo è in mano a Dio.

 

 

Preghiamo col Salmo

 

Di giorno in giorno benedetto il Signore:

a noi Dio porta la salvezza.

Il nostro Dio è un Dio che salva;

al Signore Dio appartengono le porte della morte.