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Beato chi abita la tua casa, Signore.

3 Febbraio 2012

Sir 37,1-6; Sal 54; Mc 7,1-13

 

"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me!". (Mc 7)

 

Gesù contesta ai farisei e agli scribi un attaccamento formale alla legge e alle tradizioni, e li giudica ipocriti perchè hanno dimenticato il significato profondo di quei gesti e di quei comportamenti. Un culto così è reso invano ed è rifiutato da Dio perchè si limita a ripetere dei gesti e delle formule ma non impegna il cuore nel riconoscere la presenza di Dio e vivere nella carità. Ciò che conta non sono le tradizioni umane, ma la Parola di Dio: Dio non si preoccupa dei modi esteriori, ma guarda e valuta l’intimo di ognuno, a prescindere dalle sue pratiche e consuetudini. Dio è come l’amico sincero che non viene mai meno che non cambia atteggiamento a seconda delle situazioni o convenienze: il Signore non permetterà che il giusto vacilli, ci fa ripetere il Salmo.

 

Preghiamo col Salmo

 

Io invoco Dio e il Signore mi salva.

Di sera, al mattino, al mezzogiorno

vivo nell’ansia e sospiro,

ma egli ascolta la mia voce.