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Cibo e realtà umana

5 Gennaio 2015

 

Tt 3,3-7; Sal 71(72); Gv 1,29a.30-34

 

 

«Egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito». (Tt 3,5)

 

Ecco il messaggio natalizio di questi giorni. Da una situazione di corruzione, di odio in cui vivevano gli uomini vi è una situazione favorevole: si è manifestata la bontà di Dio, il suo amore per gli uomini. È proprio per questo amore che Dio interviene nella storia, nel mondo, con l’incarnazione del suo Figlio. In questa manifestazione ci ha salvati, non perché lo meritavamo ma per la sua misericordia. Questa salvezza è avvenuta tramite l’acqua del battesimo, che ha rigenerato l’umanità grazie allo Spirito Santo. E, l’azione di Dio, ci ha resi giusti, altrimenti noi con le nostre forze non lo avremmo mai potuto essere. La salvezza operata da Gesù ci apre a un futuro: mantenendo salda in noi lasperanza, saremo ammessi a partecipare della vita eterna.
Proviamo a riflettere: c’è stato un momento della nostra vita in cui ci siamo sentiti avvolgere dalla misericordia di Dio? Qual è la nostra speranza verso il futuro?

 

Preghiamo

O Gesù, tenerezza del Padre,
che sei venuto sulla terra
per effondere sugli uomini la tua meravigliosa tenerezza,
concedimi la grazia di lasciarmi invadere dal tuo amore,
per vivere nella speranza dell’eterna salvezza.

(Itala Mela)