Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
Share

Fame e sete

2 Marzo 2015

 

Gen 12,1-7 / Sal 118 (119),25-32 / Pr 4,10-18 / Mt 5,27-30

 

Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. (Mt 5,27-28)

 

Si parla di adulterio commesso con il corpo e nel cuore. Intromettersi in una relazione di coppia per distruggerla non é un gesto puntuale: viene da lontano, si costruisce nel cuore.
Per Gesú, corpo e cuore devono rimanere "connessi". Il corpo dá visibilitá, consente il contatto con la realtá e le relazioni con gli altri. Il cuore é il luogo dele intenzioni e dove si formano le decisioni. Queste non si vedono e non diventano operative se non attraverso il corpo.
Dio non si occupa di anime ma di corpi in relazione. Per questo "ha mandato il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato" (Rm 3,8b), perché la nostra carne, mossa del "cuore", imparasse il linguaggio del rispetto e della stimai, i gesti dell’amore, i "tocchi" di tenerezza.

 

Preghiamo

 

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltá,
mi sono proposto i tuoi giudizi.