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Il mattino di Pasqua

5 Aprile 2015

 

Domenica Pasqua nella Resurrezione del Signore

 

At 1,1-8a; Sal 117(118); 1Cor 15,3-10a; Gv 20,11-18

 

Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide
due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo  e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre;
ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala
andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

(Gv 20,11-18)

 

Preghiamo

Questo è il giorno che ha fatto il Signore;
rallegriamoci e in esso esultiamo.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.