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Nostro rifugio è il Dio di Giacobbe

7 Novembre 2016

 

Ap 20,1-10; Sal 148; Mt 24,42-44

 

 

 Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria all’Onnipotente perchè sono giunte le nozze dell’Agnello e la sposa è pronta.  (Ap 19)

 

Il tempo nella fede è scandito dalla speranza che è certezza di un futuro nelle mani di Dio e nella pienezza della sua giustizia. Gesù invita alla vigilanza nel piccolo tempo che a noi è dato di vivere in questa terra. Il cristiano sa che nella sua vita e nella storia dell’umanità la venuta del Figlio dell’uomo nella gloria è imminente e non è dilazionabile, però non è dato sapere quando ciò avverrà. Non dobbiamo illuderci di poter programmare il nostro tempo, ritnendoci al sicuro o padroni degli eventi. Dio sconvolge i nostri piani ed è lui il padrone del tempo, di quello finito e dell’eternità. Cristo giunge inaspettato, come un ladro che certo non si preannuncia, e richiede prontezza nella risposta, unitamente ad una ferma speranza lungo il tempo dell’attesa.

 

Preghiamo col Salmo

 

Lodate il signore dai cieli,

lodatelo nell’alto dei cieli.

Lodatelo voi tutti, suoi angeli,

lodatelo, voi tutte, sue schiere.

I cieli e la terra cantano la gloria di Dio.