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Appuntamenti

Il 22 presentazione di “Narrativa ebraica moderna”

Alla Libreria Claudiana

17 Maggio 2012

Martedì 22 maggio, alle 18, alla Libreria Claudiana (via Francesco Sforza 12/a, Milano), sarà presentato il volume Narrativa ebraica moderna. Una letteratura nonostante tutto.
Partecipano Sara Ferrari e Genya Nahmany, traduttrici e curatrici del volume, docenti di Ebraico all’Università degli Studi di Milano, e Rav Giuseppe Laras, presidente emerito dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia; introduce Elena Bolognesi, editor delle Edizioni Terra Santa
Viene quindi presentata a Milano la prima storia della narrativa ebraica moderna in italiano: un viaggio sulle tracce del popolo ebraico tra Otto e Novecento, tra storia, cultura e letteratura. Sono ormai molti gli autori israeliani tradotti anche in Italia, da Grossman ad Amos Oz, a Yehoshua. Ma sinora mancava un’opera che li inserisse nel più ampio e articolato panorama della letteratura ebraica, con i suoi tremila anni di storia. Il volume Narrativa ebraica moderna. Una letteratura nonostante tutto di Gershon Shaked, sintesi di una monumentale opera in cinque tomi, colma una grande lacuna e permette di seguire più da vicino gli sviluppi più recenti (dalla fine del XIX secolo) della narrativa ebraica moderna e della grande sfida che ha rappresentato la rinascita della lingua ebraica.
«Per la maggior parte del pubblico dei lettori l’espressione “letteratura ebraica” evoca qualche testo biblico, e poi i più noti nomi della narrativa israeliana. Secoli e secoli, dalla letteratura medievale a quella rinascimentale, a quella moderna, sono completamente sconosciuti. Grande è quindi il merito di chi ha tradotto l’opera fondamentale di Gershon Shaked, che, partendo dall’epoca dei pogrom del 1881, e collegandosi quindi idealmente agli inizi del Sionismo moderno, percorre la storia di quattro generazioni di scrittori e delle loro problematiche, prima di tutto quella della tensione così ebraica fra elementi della tradizione e modelli europei contemporanei, poi quella del contrasto fra l’ispirazione “sociale” e quella “interiore”, sottolineando, infine, le diverse soluzioni date ai problemi della rinascita moderna della lingua ebraica» (dalla prefazione di Maria Luisa Mayer Modena).