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25 ottobre

L’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati: una sfida possibile?

Nella giornata di studio promossa da Università Cattolica e Fondazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia si partirà dall'analisi delle normative in atto in Italia ed Europa, per poi passare a un'illustrazione dei dati oggettivi della presenza di rifugiati e richiedenti asilo in Italia e della ricaduta economica dell'accoglienza dei rifugiati

24 Ottobre 2019

La collaborazione che dal 2017 l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia hanno stretto sul fronte dei diritti umani, le ha portate a focalizzarsi sul tema delle buone pratiche di accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo in Italia.

Venerdì prossimo 25 ottobre, in Università Cattolica a Milano (largo Gemelli, 1 aula Pio XI dalle ore 9), le due istituzioni organizzano la giornata di studio “L’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati: una sfida possibile?”

«Il tema dell’accoglienza e soprattutto dell’integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati che giungono nel nostro Paese costituisce una grande sfida per l’intera società, alla quale anche gli ambiti della ricerca scientifica e dell’alta formazione universitaria possono contribuire, per esempio generando e diffondendo conoscenze che aiutino la comunità nazionale e quelle territoriali ad affrontare in modo costruttivo tale fenomeno.
Penso alla possibilità di elaborare analisi, fondate su dati rilevati e trattati con corretto metodo scientifico, volte a comprendere le cause del movimento migratorio nei Paesi in cui questo si origina, gli effetti sulle comunità di approdo – individuando lucidamente le opportunità e i rischi che ne derivano – e per determinare le migliori modalità di intervento. Penso, ancora, alla opportunità di valorizzare il lavoro svolto dagli operatori pubblici e del privato sociale che presidiano tale settore: dalle parrocchie a tutto il mondo della filantropia e delle organizzazioni nonprofit.
Nel contesto di una partnership importante con la Fondazione Robert F. Kennedy, da tempo attiva nella tutela dei diritti umani, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha deciso di impegnarsi ulteriormente per favorire l’adozione di buone pratiche e la ricerca di soluzioni umane e solidali a una questione nella quale siamo tutti coinvolti».

«Il tema dell’integrazione e della progettazione di interventi articolati che consentano non solo di assistere, ma anche di integrare le persone che arrivano nel nostro Paese necessita di conoscenza e profili professionali adeguatamente preparati. La collaborazione che come Fondazione RFK abbiamo avviato con l’Università Cattolica va esattamente in questo senso – commenta Marialina Marcucci, Presidente di RF Kennedy Human Rights Italia -. Nell’incontro di venerdì si vedranno non solo proposte, ma anche risultati concreti di una gestione attiva del fenomeno che caratterizzerà i decenni a venire del nostro secolo».

Durante la giornata di studio del prossimo 25 ottobre, che vede l’attivo coinvolgimento della facoltà di Economia e Giurisprudenza della sede di Piacenza della Cattolica, numerosi esperti si confronteranno sulle normative in atto in Italia ed Europa, sull’illustrazione dei dati oggettivi della presenza di rifugiati e richiedenti asilo in Italia e sulla ricaduta economica dell’accoglienza dei rifugiati nelle aree interne e nelle aree metropolitane.

A questo link il programma completo dell’evento.

La Robert F. Kennedy Human Rights

È un’organizzazione no profit creata nel 1968. Nel 2004 il Robert F. Kennedy Human Rights, presieduto da Kerry Kennedy, settima figlia di Robert Kennedy, lanciò in Italia, il progetto educativo “Speak Truth To Power”, un’iniziativa globale dedicata alla formazione e sensibilizzazione sul tema dei diritti umani. L’anno seguente, grazie al grande interesse da parte di istituzioni e società civile, è stata costituita l’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Europe Onlus (Robert F. Kennedy Human Rights Italia). L’organizzazione, presieduta dalla Dott.ssa Maria Lina Marcucci, ha stabilito la propria sede in Italia con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica alle storie e alle attività dei difensori dei diritti umani: persone comuni che, di fronte a ingiustizie, violazioni e abusi, hanno scelto di dedicare la propria vita agli altri.