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30 novembre

Quando la profezia è donna. Suor Ancilla Beretta e la comunità di Nocetum

Laura Bellomi e Gloria Mari raccontano in un libro, che sarà presentato il 30 nella sede di Nocetum, l’intensa vita di suor Ancilla, dai primi anni nella scelta di vita consacrata all'entrata nell’Ordo Virginum per mano del cardinale Carlo Maria Martini. Moltissimi gli aneddoti e i ricordi dell’impegno sociale che ha fatto di lei e della comunità Nocetum un punto di riferimento per la città di Milano

30 Novembre 2017

Giovedì 30 novembre alle 18, presso la sede Nocetum in via San Dionigi, 77 a Milano si terrà la presentazione del libro “Quando la profezia è donna. Suor Ancilla Beretta e la comunità di Nocetum” (Àncora), di Laura Bellomi e Gloria Mari con prefazione del cardinale Angelo Scola.

In occasione degli 80 anni il testo ripercorre l’intensa vita di suor Ancilla, dai primi anni nella scelta di vita consacrata all’entrata nell’Ordo Virginum per mano del cardinale Carlo Maria Martini. Moltissimi gli aneddoti e i ricordi dell’impegno sociale che ha fatto di lei e della comunità Nocetum un punto di riferimento per la città di Milano, tanto da essere premiata nel 2011 con la civica benemerenza dell’Ambrogino d’oro.

Oltre alle iniziative per il territorio – dall’accoglienza delle famiglie scampate all’incendio del campo rom di via San Dionigi nel 2005 alla riqualificazione del Parco della Vettabbia e della Valle dei monaci – ampio spazio è dedicato al pensiero e alla spiritualità di suor Ancilla, attraverso scritti, interviste e lo straordinario lascito del Diario.

Durante la serata l’attrice Elisabetta Vergani leggerà alcune poesie bibliche scritte da suor Ancilla e il contrabbassista Niccolò Bonavita curerà la parte musicale.

Il ricavato della vendita del volume è destinato all’impegno sociale di Nocetum.
In allegato l’invito alla presentazione.

Il libro
Quando la profezia è donna
Suor Ancilla Beretta e la Comunità di Nocetum
Àncora, 160 pagine
12 euro
Àncora Editrice – On line store

Descrizione
L’ho conosciuta quando ero poco più che una ragazza. Frequentavo l’università ed ero iscritta al terzo anno di Scienze geologiche. Ero in ricerca di un senso più pieno della mia esistenza e da brava
scout obbedivo all’impegno preso con la Partenza di conoscere di più Gesù. Le strade della vita mi avevano poi condotto a Chiaravalle dove, da qualche anno, una suora accoglieva giovani donne in ricerca. Un sorriso disarmante e nessuna domanda mi colpirono moltissimo. La proposta fu quella di pregare insieme i Vespri e poi di cenare. Quindi un silenzio assoluto fino al giorno dopo. Seguirono mesi di incontri e di preghiere. Finché chiesi di poter vivere anch’io quella vita sospesa tra preghiera e impegno in città. “No” fu la risposta, prima la laurea e poi si vedrà. In effetti passarono anni di studio in Italia e all’estero. Ma quello stile di vita Ora et labora mi era ormai entrato dentro e mi affascinava. Facevo fatica a star dietro a suor Ancilla, per la sua dinamicità nelle varie occupazioni e per i tempi prolungati di preghiera anche notturni. E ora che alla bella età di 80 anni per la sua salute precaria deve essere da noi accudita, ringrazio il Signore per il dono che mi
ha dato in tutti questi anni. In effetti Ancilla è stata affetta tra il 2012 e il 2013 da cardiopatie ischemiche che hanno comportato diversi interventi di angioplastiche al Centro Cardiologico. Causando purtroppo anche un grave deficit cognitivo. Quindi seppure fatichi a compiere gesti della quotidianità è molto presente nella dimensione spirituale, quasi a parafrasare il Vangelo di Luca che “la parte migliore non le è stata tolta”. Posso dire che Ancilla mi ha rigenerato in Cristo, mi ha condotto alla fede vera, libera e liberante. Mi ha aiutato nel cammino spirituale, mi ha fatto scoprire la bellezza della verginità consacrata e dell’Ordo Virginum, ma anche la grandezza dell’ecumenismo e del dialogo con le altre fedi. E anche quando ho passato periodi bui della mia esistenza, nonostante i suoi impegni e le tante persone che sempre numerose hanno bussato alle nostre porte, mi ha ricordato che Dio salva e l’azione dello Spirito Santo rinnova sempre le nostre vite. L’idea del libro l’ho forse sempre avuta, perché penso sia bello condividere quanto questa donna molto forte, e nello stesso tempo estremamente fragile, ha fatto per tantissime persone e in particolare per la nostra città. Pensavo a un libro che avesse le caratteristiche dell’Ora et labora, riportando nella sezione Ora (la preghiera) il pensiero e la spiritualità; in Labora (il lavoro) la concretizzazione della fede, l’amore per i poveri e le iniziative per il territorio. Con le testimonianze di amici e compagni di strada, i documenti che ne storicizzano l’esperienza e il grande tesoro spirituale del Diario, dove ogni capitolo rappresenta un aspetto che si può leggere a sé. Ma non volevo scrivere da sola, era importante che qualcuno dal di fuori aiutasse a rileggere questa esistenza al Soffio dello Spirito e ringrazio per l’incontro con Laura, giornalista attenta che ha compreso perfettamente il suo stile.
Gloria Mari