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5, 12 e 19 aprile

Verso la Pasqua in via Torino a Milano

Nuovo appuntamento con i Concerti Spirituali presso la Basilica di San Satiro: ogni venerdì di Quaresima, alle 13, nella pausa pranzo, con una durata di circa trenta minuti

19 Aprile 2019

Venerdì 5 aprile alle ore 13 nuovo appuntamento con i concerti spirituali di Quaresima nella basilica di Santa Maria presso S. Satiro (Via Torino 17/19) a Milano, con «Barabba o Gesù?» (Mt 27, 1-31): Irina Lorandi, voce recitante e Matteo Galli, organo.
Ingresso libero e gratuito.
La particolare proposta dei Concerti Spirituali tenuti presso la Basilica di San Satiro continua con un ciclo di sei appuntamenti che segnano lo sviluppo del tempo di Quaresima coinvolgendo anche la Basilica di San Giorgio al Palazzo. Si tratta di un modello ormai consolidato che caratterizza un importante aspetto dell’accoglienza in San Satiro. I sei momenti di sosta, tra musica e Parola, sono collocati il Venerdì alle 13, nella pausa pranzo, con una durata di circa trenta minuti.
La parte musicale degli incontri di Quaresima è costituita da un ciclo di improvvisazioni organistiche, realizzate dal vivo, in tempo reale, e che scaturiscono liberamente dal contesto e dall’intimità dei testi presentati. L’improvvisazione all’organo è una grande tradizione con radici solidamente affondate nella storia. Da sempre gli organisti hanno coltivato questa arte fino a renderla una prassi richiesta nel quadro delle competenze professionali e insegnata nelle accademie. L’improvvisazione, con la sua estemporaneità, è qualcosa che unisce fortemente il musicista e il pubblico in un momento unico e irripetibile.

La ricerca e la composizione dei testi a commento del brano evangelico è a cura di Chiara Gibillini

Prossimi appuntamenti:

Basilica Santa Maria presso San Satiro
venerdì 12 aprile 2019, ore 13
«Scendi dalla croce!»
Mt 27, 32-61
Erika Renai, voce recitante
Matteo Galli, organo

Basilica San Giorgio al Palazzo
venerdì 19 aprile 2019, ore 13
«Sotto la croce»
Gv 19, 25-27/Lc 23, 35-42/Mc 15, 29-41
don Paolo Alliata, voce recitante
Matteo Galli, organo

Il velo del tempio si squarciò nel mezzo
Per molti il racconto della Passione del Vangelo di Matteo è probabilmente il più noto. La liturgia ambrosiana lo proclama integralmente nelle celebrazioni del giovedì santo e del venerdì santo. Leggerlo in questi incontri in una sequenza attenta alle sue diverse parti e con uno stile più meditato, permette di evidenziare importanti particolari del grande affresco. Il percorso di Gesù è drammatico perché è un procedere verso una progressiva solitudine: abbandonato dai discepoli che non capiscono e che vengono dispersi; tradito anche da Pietro; processato dai sacerdoti come bestemmiatore; insultato dai soldati; rifiutato dalla folla che gli preferisce Barabba. È un dramma che raggiunge il suo culmine nel grido che precede la morte: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Eppure, questo percorso che agli occhi degli uomini è scandalo e fallimento, è la pienezza dell’ubbidienza al Padre, il completo affidarsi a Lui compiendo la Sua volontà. Il Padre vuole che suo Figlio si doni pienamente come il “servo sofferente” che accumula tutto il male su di sé, fino alla morte. Ed è proprio la morte, questa morte del Cristo che scuote tutto il sistema: si ridestano i santi; il centurione lo confessa come Figlio di Dio; soprattutto, il velo del tempio si squarcia in due, da cima a fondo, liberando alla vista ciò che nessuno poteva guardare, il Santo dei Santi, il volto di Dio, tutta l’incredibile potenza dell’amore del Signore che prima ancora di essere amato, vuole amare e portare salvezza. È solo da ricordare la finale del Vangelo di Matteo quando, apparendo ai discepoli dopo la risurrezione, Gesù dice: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (28,20). Appunto, Dio non è più nel tempio, nascosto, ma con noi tutti i giorni. È “l’Emmanuele”.

Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti

Le Voci della città
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