Share

Autori & Opere

Nicola Samorì

Nicola Samorì nasce a Forlì nel 1977, vive e lavora a Bagnocavallo, in provincia di Ravenna.

24 Ottobre 2011

Diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, intraprende un’intensa attività pittorica che lo porta ad affinare le diverse tecniche tra le quali quella dell’affresco, dell’incisione, della scultura lignea.

L’intero percorso del giovane artista è segnato dalla riflessione sulla condizione umana che si rivela sofferta e dolorosa, tanto da annullare ogni certezzza di identità, fisica a spirituale. Ecco allora che l’artista interviene sulla tela con strappi, graffi, macchie e sbavature che fanno perdere ogni indizio narrativo e descrittivo. I ritratti, così resi irriconoscibili, diventano antiritratti. Lo stesso fa per capolavori d’arte del passato, in particolare del Seicento, che manipola fino a trasfigurare in figure senza volto, stravolgendoli nelle loro stesse forme. In questo rivela una notevole abilità tecnica e di elaborazione formale: il lavoro di Samorì si distingue, infatti, da una continua manipolazione di “belle” forme ripensate alla luce della sofferenza che ha segnato la storia dell’uomo. Tra i lavori più significativi dell’artista spiccano quelli dedicati al tema del sacro: nel 2010 partecipa alla XIV edizione della Biennale di Arte Sacra dell’Isola del Gran Sasso d’Italia, in provincia di Teramo e, insieme a Nicola De Maria e Mimmo Paladino, è uno dei protagonisti della mostra, in corso fino al 30 ottobre presso la Galleria d’Arte Moderna Raccolta Lercaro di Bologna, “Alla luce della Croce. Arte Antica e Contemporanea”. In occasione inoltre della mostra curata presso la stessa istituzione, “Attraverso le tenebre”, realizza una Via Crucis esposta anche alla Galleria San Fedele di Milano, che conferma una notevole abilità nella resa fisica del corpo.

Samorì è considerato oggi uno dei più interessanti artisti emergenti in Italia e all’estero. Di recente ha esposto presso la LARMgallery di Copenaghen, alla Christian Ehrentraut Gallery di Berlino e alla Anhaltische Gemaeldegalerie di Dessau.