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Milano

La carità dell’“Angelo” commuove ancora oggi

In piazza Duomo per la cerimonia di beatificazione di suor Enrichetta Alfieri anche ex carcerati e volontari che si impegnano a favore dei detenuti

26 Giugno 2011

Suor Enrichetta Alfieri ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, in particolare ai “dimenticati” del carcere. E loro non si sono dimenticati di lei. La carità dell’“angelo di San Vittore” ha fatto breccia nei loro cuori, come dimostrano le testimonianze raccolte in piazza Duomo nell’immediata vigilia della beatificazione, tra le quali quelle del Provveditore delle carceri lombarde Luigi Pagano e del cappellano di San Vittore don Alberto Barin.
La voce della Superiora generale delle Suore della Carità attesta la continuità di un impegno di assistenza umana e spirituale da parte della Congregazione, rappresentata anche da una consorella egiziana e da una argentina. La vedova di Mike Bongiorno ricorda la presenza preziosa di suor Enrichetta nei giorni della carcerazione del marito, mentre la “miracolata” Stefania Coppelli, con estrema semplicità, confessa: «Mi ha ridonato la vita»

Videointerviste Annamaria Braccini
Riprese e montaggio Giancarlo Iasoni
Audiointerviste Luisa Bove
Foto Manuela Gatti
Testi Nino Pischetola 

Realizzazione tecnica Iris Farina, Rinaldo Ratti e Roberto Tettamanzi