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Presentazione

«Il Segno»: abusi, una rinnovata consapevolezza

L’ultima rilevazione della Cei distingue per la prima volta tra le varie forme di manipolazione possibili negli ambienti ecclesiali, isolando quelle spirituali, psicologiche e di potere che in qualche caso possono sfociare in abusi sessuali. Il numero di febbraio del mensile diocesano spiega come la Chiesa sta attivando azioni di formazione e prevenzione

31 Gennaio 2024

Ci sono forme di abuso e di manipolazione molto subdole e insidiose che possono attivarsi negli ambienti ecclesiali. Sono i cosiddetti abusi di coscienza, spirituali e psicologici, sempre di potere. Si sviluppano a volte nell’ambito di un legame di affidamento e intimità tra una persona fragile (minorenne, ma anche adulta in difficoltà) e una figura che si pone come guida, maestro, confidente. È su queste forme che deve concentrarsi l’osservazione e la vigilanza, perché in qualche caso possono aprire la via verso gli abusi sessuali veri e propri. 

Sulla base di questa consapevolezza, la Chiesa ha da tempo attivato al suo interno una decisa azione di sensibilizzazione, formazione e soprattutto prevenzione. Lo racconta Il Segno di febbraio con un dossier di copertina intitolato “La fiducia tradita”, in cui parlano tre figure chiave della diocesi ambrosiana: anzitutto Anna Deodato, del Servizio per la tutela dei minori nella Cei e nelle diocesi lombarde, e don Enrico Parolari, psicoterapeuta e membro del Servizio regionale tutela minori e adulti vulnerabili, i quali intrecciano la svolta terminologica avvenuta con l’ultima Rilevazione della Conferenza episcopale (che per la prima volta distingue tra le varie forme di abuso) con la loro esperienza quotidiana di ascolto delle vittime (leggi qui). Mentre la psicologa Nicoletta Pirovano, da poco nominata referente del Servizio diocesano tutela minori, racconta le prime fasi della sua strategia e di come una delle priorità sia fare rete tra i diversi soggetti del territorio coinvolti nel fenomeno. Un articolo a parte si concentra poi sul tema troppo spesso ignorato del dolore e dei traumi delle “vittime secondarie” degli abusi (familiari, amici, comunità).

Quale lavoro?

Tra gli altri approfondimenti di questo numero, la nuova sensibilità verso la “qualità del lavoro”, raccontando e facendo commentare il rapporto di Cisl Lombardia sul crescente fenomeno delle dimissioni dalla propria occupazione: una scelta di cui quasi nessuno sembra pentirsi e che spesso sfocia in un cambiamento (lavorativo e non) di maggiore soddisfazione.

Inoltre si dà spazio all’Azione cattolica ambrosiana che l’11 febbraio celebra la sua assemblea elettiva: un bilancio, e anche un rilancio dell’impegno a “testimoniare la fede nella vita concreta” da sempre praticato da questa organizzazione di laici, viene tracciato dal presidente uscente Gianni Borsa. 

Dopo la presentazione del territorio che accoglierà la prossima visita pastorale di monsignor Delpini – il grande e popoloso decanato di Melzo, esteso tra la Martesana e l’Adda – Il Segno propone uno speciale sui due anni della guerra tra Russia e Ucraina. Una Ucraina “stanca” che non vede all’orizzonte alcuna “pace giusta”, come dice il sociologo Vincenzo Cesareo (autore del recente saggio La guerra nel cuore dell’Europa, Franco Angeli). Una Ucraina tra “quotidianità e disperazione”, nella testimonianza della milanese Gloria Mascellani, a Kiev dal 2019. Una Ucraina “nel limbo”, come molti dei rifugiati scappati dal paese, dove non sanno se ritorneranno mai più.

I tre servizi di Attualità sono dedicati: alle strutture della Fondazione Bonolis a Vedano al Lambro, tra le pochissime in Italia che ospitano persone con patologie psichiatriche con esperienze di detenzione in carcere; ai disabili intellettivi dell’associazione “Impronte diverse” che gestiscono come volontari il bar dell’oratorio di Cernusco sul Naviglio; al conto alla rovescia decisamente iniziato verso le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, con le attività dei ragazzi degli oratori in giro per tutta la diocesi con la loro “fiamma”.

Prima della sezione Laudato si’, dedicata alle iniziative dell’Unione internazionale delle superiori generali (“suore di tutto il mondo unite”) per la salvaguardia dell’ambiente, la sezione Cultura è di fatto aperto da quattro pagine di immagini della “vecchia Milano” selezionate e commentate dal grande Virgilio Carnisio, uno dei grandi della fotografia del Novecento.

“Luoghi di Lombardia” (sul santuario di Morbegno”), le recensioni di arte (Goya a Palazzo Reale), cinema (il nuovo boom degli “anime” giapponesi) e serie Tv (La storia di Elsa Morante), e un’intervista all’attrice clown Veronica Del Vecchio, chiudono il numero. Nel quale sono come sempre presenti le varie rubriche: Solo una parola (disabilità), Vita da prete, Voci dal silenzio, Fuoriclasse (scuola).

Le due pagine dedicate alla “Foto” tributano un ricordo a monsignor Giovanni Giudici, segretario giovanissimo del cardinale Colombo e poi tra i più stretti collaboratori del card. Martini, scomparso recentemente all’età di 83 anni (vedi qui).

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