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Interventi

Così è stato restaurato
il Napoleone di Canova a Brera

Il capolavoro, uno dei simboli di Milano e della scultura neoclassica, è stato oggetto in questi mesi di un innovativo intervento di restauro, finanziato da una banca americana.

2 Ottobre 2014

L’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi e la Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici di Milano hanno annunciato la conclusione dell’importante restauro della statua in bronzo Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova e del relativo basamento collocati al centro del Cortile d’Onore del Palazzo di Brera.

Il restauro è stato reso possibile grazie al generoso contributo di Bank of America Merrill Lynch che con l’Art Conservation Project fornisce sostegno a istituzioni no profit per la conservazione di opere particolarmente significative per il patrimonio culturale e la storia dell’arte.

Il Napoleone di Brera è una delle 24 opere d’arte internazionali che sono state selezionate per l’assegnazione dei fondi nel 2013.

L’intervento di restauro, progettato e diretto dal dottor Daniele Pescarmona per la Soprintendenza BSAE di Milano, si è reso indispensabile perché la superficie della statua era stata danneggiata da alterazioni chimico-fisiche causate da fattori meteorologici e dall’inquinamento atmosferico, oltre ai danni statici visibili nei distacchi e nelle cadute di frammenti del collarino in marmo.

Le operazioni di restauro sono iniziate il 30 settembre 2013 e sono durate un anno, secondo il calendario previsto. Gli interventi sono stati eseguiti interamente sul posto all’interno di strutture trasparenti – con l’apporto degli architetti Mario Bellini e Italo Lupi – che hanno consentito ai visitatori di osservare i progressi dei lavori durante tutto il periodo.

Nei primi tre mesi la statua, lasciata in posizione verticale, è stata sottoposta a diverse operazioni diagnostiche: lo studio Myallonnier Ingegneria ha effettuato una scansione 3D che ha permesso di individuarne il baricentro e la distribuzione del peso sul basamento; l’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC) e l’Istituto di Scienze Marine (IsMAR) del CNR hanno condotto una prima campagna di campionatura e analisi della superficie bronzea, individuando la sovrapposizione di patine protettive; lo studio CSG Palladio ha effettuato una campionatura delle superfici per identificare la lega e determinare lo spessore dei prodotti di corrosione.

In questa prima fase lo studio Colella Servabo Restauri, accanto alle operazioni di preliminare pulitura tramite interventi non invasivi con solventi appositamente studiati, ha effettuato, con la collaborazione del CNR, test di pulitura con laser Eos 100Lqs.

L’8 gennaio scorso il restauro è entrato nel vivo. Con un’operazione complessa, la statua è stata collocata in posizione orizzontale accanto al basamento. Proprio durante questa fase si è appurato che la statua pesa più del previsto, circa 3.180 Kg, a causa della terra di fusione ancora presente.

All’interno del laboratorio di restauro progettato, il Napoleone è stato lasciato per sei mesi in posizione orizzontale, così da permettere ai restauratori di effettuare, in totale sicurezza, le operazioni di pulitura della superficie bronzee della parte anteriore con l’uso di bisturi e del laser 100Lqs.

A luglio la ditta Edilizia Fontana, sotto la supervisione della stessa equipe dei sei mesi precedenti, ha ricollocato la statua sul basamento. Gli ultimi tre mesi sono stati interessati dalle operazioni di pulitura della parte posteriore della statua e del basamento (sia il granito che il fregio con le aquile) e dalla stesura di alcuni strati di protettivi.

A garanzia della durata del restauro, tenuto conto dell’inquinamento atmosferico, è stato programmato per i prossimi due anni un costante monitoraggio.

Il restauro, che ha coinvolto tre enti e più di quaranta ditte e professionisti, ha permesso di riportare al “suo antico splendore” il simbolo di Brera. La statua, infatti, non solo rappresenta una figura storica inestricabilmente legata alla vicenda della Pinacoteca -fu proprio Napoleone a istituire nel 1809 la Real Galleria di Brera (l’attuale Pinacoteca di Brera)-, ma soprattutto è l’espressione dei canoni della bellezza dell’uomo secondo i principi classici canoviani.

Nei prossimi mesi il restauro dell’opera saranno presentati ad alcuni convegni nazionali e internazionali di carattere scientifico inerenti il tema del restauro.

La storia del monumento a Napoleone e del restauro saranno presentate in un catalogo che verrà pubblicato da Skira Editore.