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27 gennaio

Dall’antigiudaismo all’antisemitismo: filosofi e teologi di fronte al nazismo

Nel Giorno della Memoria la Scuola della Cattedrale propone una profonda riflessione su argomenti di forte attualità prendendo spunto dalla pubblicazione del volume "Bibbia e antisemitismo teologico" (Paideia, 2019).

26 Gennaio 2020

La Giornata della Memoria celebra ogni anno il ricordo del 27 gennaio 1945, data in cui l’Armata Rossa entrò nel campo di concentramento di Auschwitz (Polonia). In questo giorno speciale la Scuola della Cattedrale presieduta da mons. Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo di Milano, propone una profonda riflessione su argomenti di forte attualità prendendo spunto dalla pubblicazione del volume Bibbia e antisemitismo teologico (Paideia, 2019).

Quando iniziò a elaborare la sua strategia per la conquista del potere, Adolf Hitler sapeva che il suo programma antisemita aveva bisogno di ottenere l’appoggio della teologia e della Chiesa. Nel gennaio del 1933 Hitler divenne nuovo cancelliere del Reich. Pochi mesi più tardi, Gerhard Kittel, stimato professore di Nuovo Testamento all’università di Tübingen ed esperto internazionale di ebraismo, pubblicò Die Judenfrage (La questione ebraica): in quest’opera, fondandosi sulla sua esegesi neotestamentaria, proponeva un regime di apartheid per gli ebrei tedeschi.

Anche Walter Grundmann, figura chiave del movimento Deutsche Christen (Cristiani tedeschi), utilizzò le sue competenze esegetiche per costruire un’immagine de-giudaizzata e ariana di Gesù nella sua opera Wer ist Jesus von Nazareth? (Chi è Gesù di Nazaret?), 1940. Negli anni trenta e quaranta altri esegeti più moderati presero posizione su ebrei, ebraismo e antisemitismo. Le loro opere sono esempi di come la Chiesa e la teologia si siano occupate di ebrei ed ebraismo nella situazione di uno stato razzista.

«Scrivere un libro sulle radici dell’antisemitismo teologico è un compito quasi impossibile. I fattori da considerare sono troppo numerosi e si estendono dall’ostilità per gli ebrei nel mondo antico all’avversione teologicamente legittimata nei loro confronti in molte società odierne.  Questo studio va alla ricerca delle radici dell’antisemitismo teologico, per capire in che modo varie posizioni su ebrei ed ebraismo sono state giustificate sul piano teologico, e in che modo la loro immagine è stata costruita nell’interpretazione della Bibbia del protestantesimo tedesco, in un arco temporale compreso tra gli albori della modernità e gli anni successivi all’olocausto.»

L’evento, introdotto e coordinato da Armando Torno, si terrà lunedì 27 gennaio 2020 alle ore 18.30 presso la Chiesa di San Gottardo in Corte (Via Pecorari, 2 – Milano), e vedrà la partecipazione di Daniele Garrone, professore di Antico Testamento presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma, Gadi Luzzatto Voghera, direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, e di mons. Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo di Milano e professore di Antico Testamento presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.

Ingresso libero con prenotazione, fino ad esaurimento posti, a partire dalle ore 18.00. Per informazioni: Tel. 02 36169314; scuoladellacattedrale@duomomilano.it www.duomomilano.it