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30 marzo

La Passione secondo Luca in musica:
un evento che unisce
le diocesi di Milano e Novara

In programma presso la chiesa di Sant'Angelo a Milano alle ore 21, l'Oratorio sarà infatti eseguito dalla Cappella Strumentale del Duomo di Novara come introduzione alla Settimana Santa.

di Ylenia SPINELLI

28 Marzo 2012

Non un concerto, ma una vera e propria immersione nel Mistero pasquale, attraverso la Parola e la musica. È con questo spirito che nasce l’Oratorio della Passione secondo Luca, promosso dal progetto Passio della diocesi di Novara, in collaborazione con il Presidio Militare Interforze di Milano, in onore dei caduti nelle missioni di pace.

L’eccezionalità dell’evento, in programma venerdì 30 marzo alle ore 21, presso la chiesa di Sant’Angelo a Milano, è data dal fatto che l’Oratorio sarà in lingua italiana.

A cimentarsi nell’impresa è stata Rosanna Virgili, biblista e scrittrice che, ispirandosi alle passioni bachiane a noi pervenute, quella di Matteo e quella di Giovanni,  ha composto un libretto che vede l’alternarsi di passi evangelici e brani poetici a commento. Sulla parte musicale, invece,  ha lavorato il compositore Alberto Sala, che ha rivestito le parole con melodie antiche e moderne.

L’esecuzione sarà affidata alla Cappella Strumentale del Duomo di Novara, istituzione storica, fondata nel XVI secolo e ricostituita nel 1995 dal vescovo Renato Corti. Ai 60 orchestrali si affiancheranno 7 solisti e 3 cori per un totale di circa 260 elementi.

«Un bel gemellaggio tra Milano e Novara- sottolinea don Silvio Barbaglia, presidente del Comitato per il progetto Passio– suggellato dalla presenza nella nostra Diocesi di due vescovi ambrosiani, mons. Corti e mons. Brambilla». E aggiunge: «Siamo contenti di eseguire anche a Milano quest’opera, nata due anni fa, che tra gli Oratori della Passione ha il libretto teologicamente più centrato e più bello».

In particolare, il Vangelo di Luca è stato suddiviso in 16 parti, seguite da un relativo brano di commento, per un totale di 32 numeri, cui sono stati aggiunti un’introduzione e una conclusione.

«I brani evangelici hanno il carattere di recitativo- spiega il Maestro Sala- accompagnato dalla presenza di una melodia continua e in evoluzione che passa di volta in volta ai vari personaggi. Poiché la Parola del Vangelo deve essere prioritaria, abbiamo scelto un accompagnamento orchestrale sobrio, mentre nelle parti di commento sono stati utilizzati vari stili musicali e tutte le possibilità vocali a disposizione».

Un’altra particolarità di questo oratorio è che nell’esecuzione verrà utilizzato uno strumento piuttosto raro, l’octobass, una sorta di grande contrabbasso, alto quasi quattro metri.

«Ho pensato di dividere l’opera in tre grosse parti – aggiunge Sala – la parte che va dall’Ultima Cena al Getsemani è scritta nel solco della tradizione della musica sacra; quella della salita al Calvario sarà caratterizzata da elementi ritmici più moderni, infine dalla crocifissione alla morte ho cercato una concatenazione di accordi legati da una nota comune che sottolineasse il particolare legame che si crea tra Gesù e il Padre».

Per meglio coinvolgere il pubblico nel Mistero della Passione,  nella chiesa di Sant’Angelo, che festeggia così il 90° del ritorno dei Frati Minori nel Convento,  verranno allestiti due maxi schermi su cui scorreranno le immagini delle cappelle del Sacro Monte di Varallo e i testi dell’Oratorio. «In questo modo l’arte e la poesia – precisa il Maestro Paolo Monticelli, direttore dei cori e dell’orchestra – andranno a commentare il Vangelo e anche la musica sarà piegata a servizio della Parola».

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