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21 dicembre

L’inno dell’Akathistos alla Madre di Dio
nella chiesa di San Raffaele a Milano

Una nuova iniziativa tra fede e cultura nel santuario nel cuore della metropoli.

Domenico SGUAITAMATTI Rettore chiesa San Raffaele, Milano

12 Dicembre 2013

Sabato 21 dicembre dalle ore 18 alle ore 19, nella chiesa di San Raffaele (in via San Raffaele 4 , Milano), al termine della Santa Messa Vigiliare della Divina maternità di Maria, (ore 17.15) il coro della Parrocchia di San Nicolao della Flue, unitamente ad alcuni amici del Centro Eucaristico canteranno, in lingua italiana, l’inno dell’Akathistos (che significa “stando in piedi”) alla Madre di Dio.

Il beato Giovanni Paolo II, nell’enciclica Redemptoris Mater dice: «I Padri greci e la tradizione bizantina, contemplando la Vergine alla luce del Verbo fatto uomo, hanno cercato di penetrare la profondità di quel legame che unisce Maria, in quanto Madre di Dio, a Cristo e alla Chiesa: la Vergine è una presenza permanente in tutta l’estensione del mistero salvifico».

Se ciò è vero per la tradizione greca e la liturgia bizantina in genere, è vero in modo speciale per l’inno Akathistos alla Madre di Dio, che della tradizione e della spiritualità mariana bizantina è l’espressione più alta e più compiuta. Questo inno infatti è il più celebre inno mariano della Chiesa di tutti i tempi, capolavoro di letteratura e di teologia, altissima espressione contemplativa e laudativa di culto alla Vergine Maria.

Questo intenso e commovente momento di canto e di lode che apre al Natale, di Cristo si pone come passaggio suggestivo e riassuntivo dopo i quattro incontri di Avvento intitolati “Pregare con Arte” che hanno visto un buon numero di fedeli riflettere nel santuario di San Raffaele sui “Volti di Maria” attraverso la presentazione meditata di capolavori d’arte, la lettura pagine di letteratura e l’ascolto contemplativo di brani musicali suonati all’organo e in taluni casi cantati da una soprano. È un’occasione in più che viene offerta a tutti, nel centro frenetico della metropoli, per prepararsi con cuore orante ad accogliere con gioia il Dono del Verbo Incarnato che la Vergine ci ha generato.