Sirio 26-29 marzo 2024
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Dal 5 al 10 luglio

Margherita Lazzati, il carcere come quartiere della città

Presso la Società Umanitaria a Milano in mostra gli scatti che la fotografa ha realizzato a San Vittore, accompagnati dalle storie di vita raccolte all'interno della Casa circondariale

27 Giugno 2021

Il progetto «Il carcere: quartiere della città» ha incontrato e ascoltato le storie delle persone che abitano questo particolare quartiere della città, che lo frequentano per lavoro o per passione civile e spirituale, per poche o per tante ore al giorno e alla settimana. Un gruppo di biografi formati alla Lua – Libera Università dell’Autobiografia – e coordinati da Laura Gaggini ha raccolto più di cinquanta interviste che sono state registrate, sbobinate e successivamente sottoposte ai protagonisti per eventuali correzioni. Queste storie di vita fanno da cornice a una mostra fotografica realizzata da Margherita Lazzati, che ha raccolto immagini dei luoghi del carcere di San Vittore. La mostra è curata dalla Galleria l’Affiche di Milano.

L’associazione “Verso Itaca Aps” insieme alla “Casa Circondariale San Vittore” ha promosso questo progetto, sostenuto per due annualità da Fondazione Cariplo. Alla realizzazione hanno collaborato Auser, Centro Nazionale di Ricerche e Studi Autobiografici Athe Gracci, Progetto Ekotonos e Quartieri Tranquilli, con il patrocinio della Camera Penale di Milano

«Nel carcere di San Vittore, con l’autorizzazione del direttore Giacinto Siciliano e il costante accompagnamento della dottoressa Elisabetta Palù, ho fotografato celle, gallerie, cortili, mura e orizzonti ristretti – racconta Margherita Lazzati -. Al centro della città, luoghi che alla città sono inconsapevolmente sconosciuti. A differenza delle fotografie che ho presentato fino a oggi, qui non si vedono quasi mai persone. È una mostra che inevitabilmente parla degli spazi fisici, obbligati, che le persone vivono. Detenuti, polizia penitenziaria, operatori, volontari… non compaiono, ma sono i veri protagonisti di questi luoghi».

«Il filo che tiene insieme questo progetto è l’idea che davvero il carcere sia un quartiere della città dove uomini e donne si sono trovati a vivere gli uni accanto agli altri per passione, per scelta, per errore o per imprevedibili circostanze della vita – sottolinea Carla Chiappini, dell’associazione “Verso Itaca Aps” -. E l’obiettivo è quello di collocare questo quartiere ricco di umanità nel cuore della città esterna».

La mostra sarà visitabile nel Chiostro dei Glicini, presso la Società Umanitaria, con ingresso da via San Barnaba 48, dal 5 al 10 luglio, dalle 8.30 alle 20.

Per organizzare visite accompagnate è possibile rivolgersi a Laura Gaggini (cell 331. 4435314), Galleria l’Affiche (tel. 02.86450124).