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10 novembre

(Ri)scoprire Pasolini

All’Auditorium “G. Martinotti” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, avrà luogo una giornata in ricordo dello scrittore e regista italiano, a 40 anni dal suo assassinio. L’iniziativa è realizzata dal Centro Pastorale “C. M. Martini” in collaborazione con il Centro Culturale di Milano.

4 Novembre 2015

Il Centro pastorale “C. M. Martini” nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca invita all’incontro con Pier Paolo Pasolini. Poeta, intellettuale e regista, con la sua passione e disperata vitalità, Pasolini ha vissuto e posto interrogativi autentici sulla realtà sociale, culturale e religiosa del suo tempo, tali da mostrare oggi tutta la sua attualità e profezia.

Un’occasione per (ri)scoprire Pasolini a quarant’anni dalla morte e riflettere sulla nostra cultura e sul presente.

Lo scopo della giornata è mostrare la contemporaneità di Pasolini, non far cadere l’attualità delle sue riflessioni sulla tradizione e la sua rottura moderna, l’io e il potere, l’educazione e la grande omologazione, il senso religioso e il sacro, espressi dalla sua opera.

Pasolini accusò la nostra epoca di divenire il regno dell’astrazione e dell’omologazione. Le sue parole oggi risultano profetiche in anni di perdita di senso del reale (“La realtà è il mio idolo”, diceva) in favore di un nichilismo che riduce ogni frammento di realtà a frammento di discorso.

Quella mutazione antropologica descritta da PPP si intreccia con la crisi delle società che stiamo vivendo? Il grido da lui incarnato del bisogno di significato è ancora parte delle nuove generazioni?

Il convegno si svolgerà nell’Auditorium “G. Martinotti” (U12, Via Vizzola 5) dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

L’ingresso è libero.

 

PROGRAMMA
ore 9.30 – 10.15: Proiezione del video TU SAI CHI È PASOLINI?
Due studenti sulle tracce del maestro attraverso la scoperta delle sue opere.

 

ore 10.30 – 12: PASOLINI, UNA PENNA APOCALITTICA. Gli scritti corsari
Intervengono Bruno Pischedda, Docente di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università degli Studi di Milano, Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano e Jacobo Iacoboni, giornalista de La Stampa.

SCRITTI CORSARI è una raccolta di articoli che PPP pubblicò sulle colonne del Corriere della Sera e di altre riviste. Il tema centrale è la società italiana, i suoi mali, le sue angosce. Lui, figura solitaria, lucido analista, crudo e sincero, si scontra con quel mondo di perbenismo e conformismo che è responsabile del degrado culturale della società. Controcorrente, riesce ad esprimere, con grande chiarezza e senza fraintendimenti, tesi politiche di grande attualità tutt’oggi, con uno spirito critico raro e profondo, e trattando tematiche sociali alla base dei grandi scontri culturali dell’epoca come l’aborto e il divorzio.

Le LETTERE LUTERANE sono una raccolta di articoli che PPP pubblicò sulle colonne del Corriere della Sera e del settimanale Il Mondo nell’ultimo anno della sua vita, raccolte in volume l’anno successivo con il sottotitolo di Il progresso come falso progresso.

I temi affrontati sono quelli dell’estraneità dei giovani, del conformismo, della televisione, del progresso e della politica in Italia.

ore 12 – 12.45: SUL SET CON PASOLINI
Proiezione delle foto scattate sul set del film “Il fiore delle mille e una notte”. Foto e ricordi di Roberto Villa.

ore 13 – 14.30: PASOLINI DA VEDERE
Intervento di Roberto Villa, fotografo e studioso di comunicazione, e proiezione del film La a ricotta.

Il film, in bianco e nero, dura 40 minuti. Nella campagna romana, una troupe è impegnata nelle riprese di una passione di Cristo. Stracci, la comparsa che interpreta il ladrone buono, regala ai propri familiari il cestino del pranzo appena ricevuto dalla produzione. Essendo affamato, si traveste da donna per rimediare un secondo cestino, che viene mangiato dal cagnolino di una attrice del cast. Sul set giunge intanto un giornalista che intervista il regista; terminata l’intervista, trova Stracci che accarezza il cane e glielo compra per mille lire. Con i soldi, Stracci corre a comprarsi una ricotta per sfamarsi, ma viene chiamato sul set e legato alla croce per la ripresa dei lavori; alla successiva interruzione, corre a mangiare la ricotta e, sorpreso dagli altri attori, viene invitato ad abbuffarsi con i resti del banchetto preparato per l’ultima cena. Al momento di girare la scena della crocifissione, muore di indigestione sulla croce. Il regista, senza ombra di commozione, commenta: “Povero Stracci. Crepare… non aveva altro modo di ricordarci che anche lui era vivo…”.

ore 14.30 – 15.15: Proiezione del docufilm PASOLINI, MAESTRO CORSARO
Realizzato da Emanuela Audisio, è un racconto per temi e testimonianze con molti materiali inediti: dal corpo alla politica fino religione, la storia di PPP è narrata da chi lo ha conosciuto e ha lavorato con lui.

ore 15.30 – 17: CON PURA PASSIONE. Pasolini educatore
Intervento di Raffaele Mantegazza, Docente di Discipline Pedagogiche presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’università degli Studi di Milano-Bicocca.

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