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Attualità

«Stefano è malato di Sla, ma lotta per vivere»

Sul numero di dicembre de "Il Segno", la testimonianza della moglie di Borgonovo, l'ex calciatore che combatte contro la Sclerosi laterale amiotrofica: «Non capisce chi pensa di arrendersi»

19 Novembre 2008

«Stefano non capisce chi pensa di arrendersi: lui è deciso a lottare». A parlare è Chantal Borgonovo, moglie del campione di Como, Milan e Fiorentina, da tre anni in lotta contro la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia irreversibile che l’ha progressivamente invalidato e gli ha tolto l’uso della parola. Un’odissea che la consorte dell’ex calciatore ripercorre nel numero di dicembre de Il Segno, il mensile ambrosiano in distribuzione nelle parrocchie a partire da domenica 7.

La determinazione di Borgonovo nasce dalla fede. «Mio marito è sempre stato credente – racconta la moglie -. Per questo, quando gli fu sottoposto il protocollo per scegliere di essere rianimato o no in occasione della crisi respiratoria, che per un malato di Sla rappresenta un passaggio obbligato, lui decise di sì».

Durante la crisi, poi, Borgonovo ha vissuto un’esperienza particolare: «Èstato sottoposto a tracheotomia a Niguarda ed è rimasto per una settimana in rianimazione – continua Chantal -. In quei giorni si è sentito in un altro “posto” e ha visto “qualcosa”. Così si è ancora più convinto a vivere per se stesso, per noi, per i nostri figli…».

Borgonovo ha 44 anni e quattro figli: il maggiore ha vent’anni, la più piccola cinque. Sostenuto delle istituzioni calcistiche e da alcune società – in primis Milan e Fiorentina – con la sua famiglia sta costituendo una Fondazione per promuovere la ricerca scientifica sulla Sla e non solo. Info: tel. 348.8614921. (m.c.)