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Parlamento

Col pacchetto sicurezza la clandestinità diventa un reato

Il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge che introduce, tra l'altro, il reato di immigrazione clandestina e la possibilità di organizzare ronde in città. Dure reazioni del mondo dell'associazionismo e del terzo settore

Carlo ROSSI Redazione

3 Luglio 2009

Le misure contro l’immigrazione irregolare (tra cui introduzione del reato di clandestinità e allungamento dei tempi di permanenza per gli irregolari nei centri di identificazione) e la legalizzazione delle “ronde” in città sono alcuni dei passaggi principali del ddl sicurezza approvato ieri in via definitiva dal Senato.
Il provvedimento, varato dal Governo più di un anno fa, in questi ultimi mesi ha registrato un duro braccio di ferro tra maggioranza e opposizione. Le critiche di quest’ultima si sono accentrate sulla questione-immigrazione, accusando il Governo di mettere in atto «politiche discriminatorie» con riferimento anche all’inserimento della “schedatura” dei clochard e all’obbligo per gli immigrati di esibire il permesso di soggiorno per accedere ai pubblici servizi e agli atti di stato civile. Per mantenere il permesso, inoltre, gli stranieri dovranno guadagnarsi dei “crediti” che, in caso di violazione delle leggi, saranno decurtabili come accade per la patente a punti.
Ecco alcuni provvedimenti contenuti nel ddl sulla sicurezza.

Reato di clandestinità: lo straniero che entra, ovvero si trattiene nel territorio dello Stato violando la legge, è punito con l’ammenda da 5 mila a 10 mila euro e l’espulsione.

Identificazione: il periodo massimo complessivo di trattenimento per l’identificazione non può essere superiore a 180 giorni. Il questore, in ogni caso, può eseguire l’espulsione e il respingimento anche prima della scadenza del termine, dandone comunicazione al giudice di pace.

Tassa permesso di soggiorno: la richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno è sottoposta al versamento di un contributo, il cui importo è fissato fra un minimo di 80 e un massimo di 200 euro. Sono esclusi i casi di richiesta d’asilo e di protezione per motivi umanitari.

Matrimoni: lo straniero può acquistare la cittadinanza italiana quando dopo il matrimonio risieda legalmente in Italia da almeno due anni, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio, se residente all’estero. I tempi sono ridotti della metà in presenza di figli anche adottivi. Lo straniero che si vuole sposare in Italia dovrà inoltre presentare il permesso di soggiorno all’ufficiale di stato civile, oltre al nullaosta del Paese di provenienza.

Bambini “invisibili”. Gli stranieri avranno l’obbligo di esibire agli uffici della pubblica amministrazione il permesso di soggiorno ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni e altri provvedimenti, ma anche per atti di stato civile o per accedere ai pubblici servizi. Questo provvedimento, secondo l’opposizione, renderà impossibile l’iscrizione all’anagrafe per i figli dei clandestini, che rischiano così di diventare “invisibili”.

Fondo rimpatri: presso il Ministero dell’Interno è istituito un Fondo rimpatri finalizzato a finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri.

Carcere per chi affitta a clandestini: chiunque, a titolo oneroso al fine di trarre ingiusto profitto, dà alloggio o cede anche in locazione un immobile a uno straniero privo di titolo di soggiorno, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Ronde “senza armi”: via libera alle “ronde”, ovvero alle associazioni volontarie dei cittadini “a guardia” dei quartieri. I “volontari per la sicurezza” non potranno girare armati e svolgeranno attività di segnalazione alle Forze dell’ordine, ma non di presidio del territorio. Le associazioni saranno iscritte in un apposito elenco tenuto dal prefetto e tra esse avranno la precedenza quelle costituite da ex appartenenti alle Forze dell’ordine, alle Forze armate e agli altri corpi dello Stato.

Sindaci “sceriffi”: più poteri ai sindaci nei casi di indebita occupazione di suolo pubblico, o quando ricorrono motivi di sicurezza pubblica. I primi cittadini potranno ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese dei colpevoli. Se si tratta di venditori ambulanti, viene predisposta la sospensione dell’attività commerciale fino all’adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese, o la chiusura per motivi di igiene e decoro urbano.

Registro dei clochard: presso il Viminale si istituisce il Registro nazionale dei senza fissa dimora. Per i clochard viene stabilito anche l’obbligo di dimora. In base alla nuova norma, i senza tetto che non avranno comunicato un domicilio all’anagrafe comunale non saranno “in regola”.

Chiusura centri islamici sospetti: si estende la legge Mancino sulla P2 ai centri sospettati di fare attività o propaganda terroristica. Le associazioni, i gruppi, le organizzazioni o i movimenti sospettati potranno essere sciolti in via cautelativa, previo l’ok della magistratura. Se i reati saranno accertati il Ministro dell’Interno disporrà lo scioglimento definitivo. Le misure contro l’immigrazione irregolare (tra cui introduzione del reato di clandestinità e allungamento dei tempi di permanenza per gli irregolari nei centri di identificazione) e la legalizzazione delle “ronde” in città sono alcuni dei passaggi principali del ddl sicurezza approvato ieri in via definitiva dal Senato.Il provvedimento, varato dal Governo più di un anno fa, in questi ultimi mesi ha registrato un duro braccio di ferro tra maggioranza e opposizione. Le critiche di quest’ultima si sono accentrate sulla questione-immigrazione, accusando il Governo di mettere in atto «politiche discriminatorie» con riferimento anche all’inserimento della “schedatura” dei clochard e all’obbligo per gli immigrati di esibire il permesso di soggiorno per accedere ai pubblici servizi e agli atti di stato civile. Per mantenere il permesso, inoltre, gli stranieri dovranno guadagnarsi dei “crediti” che, in caso di violazione delle leggi, saranno decurtabili come accade per la patente a punti.Ecco alcuni provvedimenti contenuti nel ddl sulla sicurezza.Reato di clandestinità: lo straniero che entra, ovvero si trattiene nel territorio dello Stato violando la legge, è punito con l’ammenda da 5 mila a 10 mila euro e l’espulsione.Identificazione: il periodo massimo complessivo di trattenimento per l’identificazione non può essere superiore a 180 giorni. Il questore, in ogni caso, può eseguire l’espulsione e il respingimento anche prima della scadenza del termine, dandone comunicazione al giudice di pace.Tassa permesso di soggiorno: la richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno è sottoposta al versamento di un contributo, il cui importo è fissato fra un minimo di 80 e un massimo di 200 euro. Sono esclusi i casi di richiesta d’asilo e di protezione per motivi umanitari.Matrimoni: lo straniero può acquistare la cittadinanza italiana quando dopo il matrimonio risieda legalmente in Italia da almeno due anni, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio, se residente all’estero. I tempi sono ridotti della metà in presenza di figli anche adottivi. Lo straniero che si vuole sposare in Italia dovrà inoltre presentare il permesso di soggiorno all’ufficiale di stato civile, oltre al nullaosta del Paese di provenienza.Bambini “invisibili”. Gli stranieri avranno l’obbligo di esibire agli uffici della pubblica amministrazione il permesso di soggiorno ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni e altri provvedimenti, ma anche per atti di stato civile o per accedere ai pubblici servizi. Questo provvedimento, secondo l’opposizione, renderà impossibile l’iscrizione all’anagrafe per i figli dei clandestini, che rischiano così di diventare “invisibili”.Fondo rimpatri: presso il Ministero dell’Interno è istituito un Fondo rimpatri finalizzato a finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri.Carcere per chi affitta a clandestini: chiunque, a titolo oneroso al fine di trarre ingiusto profitto, dà alloggio o cede anche in locazione un immobile a uno straniero privo di titolo di soggiorno, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.Ronde “senza armi”: via libera alle “ronde”, ovvero alle associazioni volontarie dei cittadini “a guardia” dei quartieri. I “volontari per la sicurezza” non potranno girare armati e svolgeranno attività di segnalazione alle Forze dell’ordine, ma non di presidio del territorio. Le associazioni saranno iscritte in un apposito elenco tenuto dal prefetto e tra esse avranno la precedenza quelle costituite da ex appartenenti alle Forze dell’ordine, alle Forze armate e agli altri corpi dello Stato.Sindaci “sceriffi”: più poteri ai sindaci nei casi di indebita occupazione di suolo pubblico, o quando ricorrono motivi di sicurezza pubblica. I primi cittadini potranno ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese dei colpevoli. Se si tratta di venditori ambulanti, viene predisposta la sospensione dell’attività commerciale fino all’adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese, o la chiusura per motivi di igiene e decoro urbano.Registro dei clochard: presso il Viminale si istituisce il Registro nazionale dei senza fissa dimora. Per i clochard viene stabilito anche l’obbligo di dimora. In base alla nuova norma, i senza tetto che non avranno comunicato un domicilio all’anagrafe comunale non saranno “in regola”.Chiusura centri islamici sospetti: si estende la legge Mancino sulla P2 ai centri sospettati di fare attività o propaganda terroristica. Le associazioni, i gruppi, le organizzazioni o i movimenti sospettati potranno essere sciolti in via cautelativa, previo l’ok della magistratura. Se i reati saranno accertati il Ministro dell’Interno disporrà lo scioglimento definitivo. – In Italia irregolare uno straniero su cinque«Il reato di clandestinità è un boomerang»La Cei: l’ordine pubblico non basta, servono patti di cittadinanzaLe critiche dell’associazionismo –