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Iniziative

Il giorno della memoria parte dal «binario 21»

Oltre all'evento di domenica 31 gennaio in Stazione Centrale, con Sant'Egidio, la Comunità ebraica e la testimonianza di Liliana Segre, quest'anno sono in programma altri�appuntamenti

di Luisa BOVE Redazione

27 Gennaio 2010

«Coloro che non hanno memoria del passato sono condannati a ripeterlo», diceva Primo Levi. È sulla scorta di questa convinzione dello scrittore ebreo, tornato vivo dal campo di concentramento, che ogni anno la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica di Milano si ritrovano per fare memoria della deportazione degli ebrei partiti dalla Stazione Centrale il 30 gennaio 1944 e nei mesi successivi. La commemorazione, giunta alla quattordicesima edizione, sarà domenica 31 gennaio alle 18 in Stazione Centrale (ingresso da via Ferrante Aporti 3). La prima sosta è prevista negli evocativi sotterranei della stazione Centrale, gli stessi da cui partirono i convogli diretti ai campi di sterminio e dove sorgerà il Memoriale della Shoah di Milano. Qui, dove ancora oggi è possibile vedere i binari e i vecchi vagoni, darà la sua testimonianza Liliana Segre, partita all’età di 13 anni per Auschwitz il 30 gennaio 1944 e sopravvissuta allo sterminio. La ex deportata, che per anni si era rifiutata di raccontare in pubblico la sua vicenda, nel 1990 ha rotto il suo silenzio riconsegnando alle giovani generazioni testimonianze toccanti. Domenica nel suggestivo contesto, ripeterà ancora una volta la sua esperienza, anche a nome dei milioni di ebrei che con lei l’hanno vissuta, senza mai poterla narrare. La Segre ora partecipa a convegni, commemorazioni, assemblee scolastiche per raccontare a tutti il dramma di Auschwitz subìto da bambina.
Oltre a lei in Stazione Centrale interverranno anche Amos Luzzatto, Giuseppe Laras (presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia), Giovanna Massariello (Aned) e Giorgio Del Zanna (Comunità di Sant’Egidio). Come già lo scorso anno, la cerimonia sarà accompagnata dal canto di un coro di bambini rom per fare memoria del Porrajmos, lo sterminio imposto dal regime nazista nei confronti dei rom e dei sinti durante la seconda guerra mondiale. Al termine, il corteo salirà ai binari sostando davanti alla lapide commemorativa posta presso il binario 21 per ricordare le vittime della Shoah e di tutti i genocidi del XX secolo. È qui che nascerà il Memoriale della Shoah – il progetto era stato presentato due anni fa -, luogo di ricordo e di riflessione dove saranno conservati ed esposti al pubblico documenti e reperti significativi. Accanto dovrebbe sorgere anche un centro educativo multimediale destinato alle scuole che ogni anno affollano le mostre realizzate in occasione del Giorno della memoria.
Dal binario 21 partivano vagoni pieni di ebrei detenuti a San Vittore con destinazione Auschwitz-Birkenau, ma il nuovo Memoriale della Shoah, aveva detto la Segre, impedirà che «si ripeta l’indifferenza che allora fece girare la testa dall’altra parte». Un’iniziativa che due anni fa anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva sostenuto visitando i sotterranei della Stazione Centrale.
In occasione del Giorno della memoria, sempre a Milano, mercoledì 27 gennaio alle 20.30, nella Basilica di San Lorenzo Maggiore (corso di Porta Ticinese), il Centro di aggregazione culturale «Arcaduemila» organizza una serata di letture e musiche dal titolo «La banalità del male, il male assoluto». È questo il modo che Egidio Bertazzoni e Antonella Garello hanno scelto per ricordare la maggiore tragedia dell’Europa moderna. I brani saranno letti e interpretati da Anna Bonel, Ada Lucia Cherubini e Alberto Redaelli, mentre le musiche di Bach, Mozart, Telemann e Vivaldi saranno eseguite da Ensemble Eurydice: Daniela Pisano e Luca Cuomo (flauto); Alberto Intrieri (violino); Mauro Righini (viola); Gianantonio Rossi (violoncello).
«Il ricordo delle persecuzioni e delle vittime si trasforma inevitabilmente in un monito attualissimo, affinché democrazia, libertà personali, accoglienza, tolleranza continuino a essere valori condivisi: valori che oggi più che mai ognuno di noi è chiamato a custodire e difendere in prima persona». La stessa associazione culturale «Arcaduemila», fondata da operatori e professionisti, promuove infatti iniziative per favorire lo scambio tra culture attraverso diverse forme espressive: teatro, danza, musica, pittura, fotografia, cinema, letteratura.
Anche la parrocchia di S. Maria in Calvenzano di Vizzolo Predabissi (Mi) organizza uno spettacolo-concerto sabato 30 gennaio alle 21 in basilica (via della Basilica 8). La serata, intitolata "Compromessa dall’amore, Edith Stein e la Shoah", prevede la lettura di testi, lettere e riflessioni (voce di Elda Olivieri) accompagnate da video-fotografici realizzati da Andrea Zaniboni e da brani eseguiti dal vivo dal mezzosoprano Rachel O’Brien, al pianoforte Claudio Mariano, e la ballerina Livia Miretti. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione In Agro Calventiano e l’ensemble EquiVoci Musicali. «Coloro che non hanno memoria del passato sono condannati a ripeterlo», diceva Primo Levi. È sulla scorta di questa convinzione dello scrittore ebreo, tornato vivo dal campo di concentramento, che ogni anno la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica di Milano si ritrovano per fare memoria della deportazione degli ebrei partiti dalla Stazione Centrale il 30 gennaio 1944 e nei mesi successivi. La commemorazione, giunta alla quattordicesima edizione, sarà domenica 31 gennaio alle 18 in Stazione Centrale (ingresso da via Ferrante Aporti 3). La prima sosta è prevista negli evocativi sotterranei della stazione Centrale, gli stessi da cui partirono i convogli diretti ai campi di sterminio e dove sorgerà il Memoriale della Shoah di Milano. Qui, dove ancora oggi è possibile vedere i binari e i vecchi vagoni, darà la sua testimonianza Liliana Segre, partita all’età di 13 anni per Auschwitz il 30 gennaio 1944 e sopravvissuta allo sterminio. La ex deportata, che per anni si era rifiutata di raccontare in pubblico la sua vicenda, nel 1990 ha rotto il suo silenzio riconsegnando alle giovani generazioni testimonianze toccanti. Domenica nel suggestivo contesto, ripeterà ancora una volta la sua esperienza, anche a nome dei milioni di ebrei che con lei l’hanno vissuta, senza mai poterla narrare. La Segre ora partecipa a convegni, commemorazioni, assemblee scolastiche per raccontare a tutti il dramma di Auschwitz subìto da bambina.Oltre a lei in Stazione Centrale interverranno anche Amos Luzzatto, Giuseppe Laras (presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia), Giovanna Massariello (Aned) e Giorgio Del Zanna (Comunità di Sant’Egidio). Come già lo scorso anno, la cerimonia sarà accompagnata dal canto di un coro di bambini rom per fare memoria del Porrajmos, lo sterminio imposto dal regime nazista nei confronti dei rom e dei sinti durante la seconda guerra mondiale. Al termine, il corteo salirà ai binari sostando davanti alla lapide commemorativa posta presso il binario 21 per ricordare le vittime della Shoah e di tutti i genocidi del XX secolo. È qui che nascerà il Memoriale della Shoah – il progetto era stato presentato due anni fa -, luogo di ricordo e di riflessione dove saranno conservati ed esposti al pubblico documenti e reperti significativi. Accanto dovrebbe sorgere anche un centro educativo multimediale destinato alle scuole che ogni anno affollano le mostre realizzate in occasione del Giorno della memoria.Dal binario 21 partivano vagoni pieni di ebrei detenuti a San Vittore con destinazione Auschwitz-Birkenau, ma il nuovo Memoriale della Shoah, aveva detto la Segre, impedirà che «si ripeta l’indifferenza che allora fece girare la testa dall’altra parte». Un’iniziativa che due anni fa anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva sostenuto visitando i sotterranei della Stazione Centrale.In occasione del Giorno della memoria, sempre a Milano, mercoledì 27 gennaio alle 20.30, nella Basilica di San Lorenzo Maggiore (corso di Porta Ticinese), il Centro di aggregazione culturale «Arcaduemila» organizza una serata di letture e musiche dal titolo «La banalità del male, il male assoluto». È questo il modo che Egidio Bertazzoni e Antonella Garello hanno scelto per ricordare la maggiore tragedia dell’Europa moderna. I brani saranno letti e interpretati da Anna Bonel, Ada Lucia Cherubini e Alberto Redaelli, mentre le musiche di Bach, Mozart, Telemann e Vivaldi saranno eseguite da Ensemble Eurydice: Daniela Pisano e Luca Cuomo (flauto); Alberto Intrieri (violino); Mauro Righini (viola); Gianantonio Rossi (violoncello).«Il ricordo delle persecuzioni e delle vittime si trasforma inevitabilmente in un monito attualissimo, affinché democrazia, libertà personali, accoglienza, tolleranza continuino a essere valori condivisi: valori che oggi più che mai ognuno di noi è chiamato a custodire e difendere in prima persona». La stessa associazione culturale «Arcaduemila», fondata da operatori e professionisti, promuove infatti iniziative per favorire lo scambio tra culture attraverso diverse forme espressive: teatro, danza, musica, pittura, fotografia, cinema, letteratura.Anche la parrocchia di S. Maria in Calvenzano di Vizzolo Predabissi (Mi) organizza uno spettacolo-concerto sabato 30 gennaio alle 21 in basilica (via della Basilica 8). La serata, intitolata "Compromessa dall’amore, Edith Stein e la Shoah", prevede la lettura di testi, lettere e riflessioni (voce di Elda Olivieri) accompagnate da video-fotografici realizzati da Andrea Zaniboni e da brani eseguiti dal vivo dal mezzosoprano Rachel O’Brien, al pianoforte Claudio Mariano, e la ballerina Livia Miretti. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione In Agro Calventiano e l’ensemble EquiVoci Musicali.

Liliana Segre durante la testimonianza alla Stazione Centrale di Milano