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Emergenza

Milano corre in aiuto ad Haiti devastata

Oggi pomeriggio, in Arcivescovado, il sindaco Moratti e il cardinale Tettamanzi hanno lanciato un appello alla città e alla diocesi per soccorrere le popolazioni del Paese centro-americano duramente provate dal terremoto di ieri. Presentate le prime iniziative di sostegno concreto

di Luisa BOVE Redazione

13 Gennaio 2010

C’è un filo diretto che collega Milano con Haiti: la Chiesa ambrosiana infatti è presente nel nord dell’isola con alcuni missionari (preti, religiose e laici), mentre il Comune da tempo sostiene l’ospedale pediatrico di Port au Prince attraverso la Fondazione “Francesca Rava”. Di qui l’idea del sindaco Moratti e dell’Arcivescovo Tettamanzi di lanciare un appello congiunto a tutti i milanesi per invitarli alla solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto versando le donazioni sull’unico conto (“Milano per Haiti”) di Banca Intesa. «Di fronte a un paese così bello e così povero, ora drammaticamente colpito da questo terremoto», ha detto il cardinal Tettamanzi, «dobbiamo darci da fare perché Haiti ha bisogno della solidarietà universale. Stando alle notizie e alle immagini della catastrofe che la tv ci ha mostrato sono davvero tragiche. Di fronte a un’emergenza come questa dobbiamo camminare insieme». Il Comune di Milano già sosteneva l’ospedale Saint Damien che è stato «gravemente danneggiato», ha ricordato Letizia Moratti, «ma per fortuna i bambini sono salvi». Aver aperto un conto unico, «grazie a Sua Eminenza, è un messaggio molto bello per la città. Noi abbiamo iniziato con un versamento (100 mila euro) e stiamo creando in queste ore un centro di raccolta presso la protezione civile per le prime emergenze. Purtroppo c’è bisogno di bare, antibiotici di base, garze…». La diocesi e la Caritas ambrosiana (Iban: IT16 P 03512 01602 000000000578) contribuiranno rispettivamente con 50 mila euro. Intanto 10 operatori di Caritas internazionali andranno ad Haiti, ha detto il vicedirettore Luciano Gualzetti, «i progetti saranno definiti sul posto. Prima si seguirà l’emergenza (medicinali, acqua, viveri, vestiti…), poi la ricostruzione e infine lo sviluppo». «Attraverso la Primera Dama Margherita Fernandez di Santo Domingo, un’isola molto povera», ha aggiunto il sindaco di Milano, «stiamo attivando fondi per inviare elicotteri e mezzi di trasporto che portino scavatrici (al momento si scava con le mani) e acqua, come genere di prima necessità che manca». Queste sono le prime iniziative: «Continueremo in questi giorni e nelle prossime settimane, uniti alla nostra diocesi per fare tutto quello che è possibile per aiutare il paese più povero del mondo». L’anno scorso il Vicario generale mons. Carlo Redaelli, che si è recato in visita ai fidei dinum presenti ad Haiti. «Siamo l’unica diocesi presente e siamo stati accolti molto bene dai padri Camilliani torinesi». Oltre ai due preti ambrosiani (don Giuseppe Noli e don Mauro Bresciani), di cui è giunta la notizia che sono vivi, la diocesi sta già individuando un terzo sacerdote da inviare in missione. Maria Vittoria Rava, presidente della fondazione che gestisce l’ospedale nella capitale caraibica, rientrata da pochi giorni con la famiglia da Haiti, ringrazia la città e la diocesi di Milano per tutto quello che già stanno facendo. Assicura che i 600 bambini dell’orfanotrofio sono salvi, come pure la volontaria Lucrezia Stocco della parrocchia di Somma Lombardo (Va). C’è un filo diretto che collega Milano con Haiti: la Chiesa ambrosiana infatti è presente nel nord dell’isola con alcuni missionari (preti, religiose e laici), mentre il Comune da tempo sostiene l’ospedale pediatrico di Port au Prince attraverso la Fondazione “Francesca Rava”. Di qui l’idea del sindaco Moratti e dell’Arcivescovo Tettamanzi di lanciare un appello congiunto a tutti i milanesi per invitarli alla solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto versando le donazioni sull’unico conto (“Milano per Haiti”) di Banca Intesa. «Di fronte a un paese così bello e così povero, ora drammaticamente colpito da questo terremoto», ha detto il cardinal Tettamanzi, «dobbiamo darci da fare perché Haiti ha bisogno della solidarietà universale. Stando alle notizie e alle immagini della catastrofe che la tv ci ha mostrato sono davvero tragiche. Di fronte a un’emergenza come questa dobbiamo camminare insieme». Il Comune di Milano già sosteneva l’ospedale Saint Damien che è stato «gravemente danneggiato», ha ricordato Letizia Moratti, «ma per fortuna i bambini sono salvi». Aver aperto un conto unico, «grazie a Sua Eminenza, è un messaggio molto bello per la città. Noi abbiamo iniziato con un versamento (100 mila euro) e stiamo creando in queste ore un centro di raccolta presso la protezione civile per le prime emergenze. Purtroppo c’è bisogno di bare, antibiotici di base, garze…». La diocesi e la Caritas ambrosiana (Iban: IT16 P 03512 01602 000000000578) contribuiranno rispettivamente con 50 mila euro. Intanto 10 operatori di Caritas internazionali andranno ad Haiti, ha detto il vicedirettore Luciano Gualzetti, «i progetti saranno definiti sul posto. Prima si seguirà l’emergenza (medicinali, acqua, viveri, vestiti…), poi la ricostruzione e infine lo sviluppo». «Attraverso la Primera Dama Margherita Fernandez di Santo Domingo, un’isola molto povera», ha aggiunto il sindaco di Milano, «stiamo attivando fondi per inviare elicotteri e mezzi di trasporto che portino scavatrici (al momento si scava con le mani) e acqua, come genere di prima necessità che manca». Queste sono le prime iniziative: «Continueremo in questi giorni e nelle prossime settimane, uniti alla nostra diocesi per fare tutto quello che è possibile per aiutare il paese più povero del mondo». L’anno scorso il Vicario generale mons. Carlo Redaelli, che si è recato in visita ai fidei dinum presenti ad Haiti. «Siamo l’unica diocesi presente e siamo stati accolti molto bene dai padri Camilliani torinesi». Oltre ai due preti ambrosiani (don Giuseppe Noli e don Mauro Bresciani), di cui è giunta la notizia che sono vivi, la diocesi sta già individuando un terzo sacerdote da inviare in missione. Maria Vittoria Rava, presidente della fondazione che gestisce l’ospedale nella capitale caraibica, rientrata da pochi giorni con la famiglia da Haiti, ringrazia la città e la diocesi di Milano per tutto quello che già stanno facendo. Assicura che i 600 bambini dell’orfanotrofio sono salvi, come pure la volontaria Lucrezia Stocco della parrocchia di Somma Lombardo (Va). – – Caritas Ambrosiana, ecco come contribuire (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/dati_aiuto_haiti.doc) – L’incontro del Sindaco e dell’Arcivescovo (video) – Photogallery – Ambrosiani ad Haiti (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/download_haiti.pdf) – Il sisma alle 16.53 del 12 gennaio – Un Paese distrutto: l’appello del Papa – La tragedia su Youtube (video) (http://www.youtube.com/watch?v=uxrkoXQqrDY) – La Caritas Italiana avvia gli aiuti – Cei: due milioni dall’8×1000