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3 giugno

Discorso d’odio contro le ragazze, le scuole di Milano e Torino dicono “no”

Dalle 10 alle 12 evento online per lanciare “Digit.ALL”, progetto nato dalla partnership tra il Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali della Cattolica e il Centro Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità

2 Giugno 2020
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Quattro scuole secondarie di II grado di Milano e Torino, 15 classi, oltre 300 ragazze e ragazzi. Sono loro le protagoniste e i protagonisti di Love4Love, la campagna di comunicazione social nata dal lavoro con le classi tra ottobre 2019 e maggio 2020, nell’ambito del progetto Digit.ALL, per accrescere la sensibilizzazione sul discorso d’odio contro le ragazze online e offline.

La campagna sarà presentata il 3 giugno (ore 10-12, diretta via zoom) nell’incontro online «Digit.ALL – Young Digital Advocates per un cultura contro il discorso d’odio contro le donne e le ragazze online e offline», a cui interviene la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Al centro ci sono gli interventi dei ragazzi e delle ragazze delle scuole coinvolte: l’IIS Oriani Mazzini e l’IIS Caterina da Siena di Milano, l’IIS Amedeo Avogadro e l’Istituto Albe Steiner di Torino.

Il progetto, nato dalla partnership tra il Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il Centro di Ricerca RISSC, è stato realizzato grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Pari Opportunità, in applicazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul).

Canzoni, minivideo, meme ironici, opere grafiche, lavori artistico-poetici, immagini, TikTok e simulazioni di chat WhatsApp. Differenti formati comunicativi e stili espressivi per i prodotti realizzati nei laboratori iniziati in presenza e, a seguito dell’emergenza sanitaria, continuati durante la DaD (didattica a distanza) con ottimi risultati di partecipazione.

I lavori saranno ora diffusi dalla pagina Instagram LOVE4LOVE, mentre, non appena sarà possibile il ritorno a scuola, una mostra sarà esposta nelle scuole e in luoghi significativi delle città.

Il progetto ha realizzato, in particolare, la app Digit.ALL per segnalare episodi di odio online contro le donne. «I nostri attivisti digitali possono segnalarci in modo anonimo ogni volta che lo vedono un episodio di odio online, e queste segnalazioni servono a noi ricercatori per comprendere meglio le radici del fenomeno e come cambia in un mondo così rapido e fluido come quello digitale. Per capire quindi, e provare a smontare», spiega Elena D’Angelo, ricercatrice e responsabile del progetto Digit.ALL presso RISSC.

In tutte le sue fasi (analisi dei discorsi d’odio contro le ragazze, sviluppo della app, produzione dei lavori, progettazione e realizzazione della mostra, scelta del nome LOVE4LOVE, creazione del logo, diffusione tramite social) il progetto ha vissuto grazie alla partecipazione attiva e alla creatività delle ragazze e dei ragazzi attraverso la co-progettazione dal basso e la centralità della comunicazione tra pari, con i propri linguaggi e stili. Nella convinzione che allenare a pensare al plurale sia l’unica possibilità di contrastare e prevenire gli stereotipi e i pregiudizi. Oltre ogni categoria.

«L’opzione educativa che abbiamo percorso – spiega Milena Santerini, ordinaria di Pedagogia generale dell’Università Cattolica e direttrice scientifica del Progetto – è quella di riconoscere l’hate speech contro le ragazze, ma al contempo chiedere ai ragazzi e alle ragazze di impegnarsi in prima persona». Per Santerini, già presidente della No Hate Alliance del Consiglio d’Europa, «dobbiamo promuovere giovani cittadini digitali capaci di vivere forme di attivismo digitale, sensibilizzando i coetanei sul contrasto al linguaggio sessista e sullo stretto collegamento tra come agiamo nei social network e offline».