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Il caso

Il centro commerciale
che premia le donne

A Mercadona, colosso spagnolo della grande distribuzione organizzata da poco sbarcato in Italia, le lavoratrici rappresentano il 70% del personale. Questo grazie a migliori condizioni di lavoro e a maggiori garanzie

di Alen CUSTOVIC

26 Novembre 2012
CENTRO COMMERCIALE METROPOLI  SUPERMERCATO IPERCOOP

È possibile che un emblema del capitalismo moderno, come un centro commerciale, diventi difensore di una logica produttiva che tutela la donna? Sì, si chiama Mercadona. Si tratta del colosso spagnolo della grande distribuzione organizzata, che secondo gli esperti cerca di espandersi anche nel mercato italiano.

Il vero punto di forza di questa catena sono appunto le donne, le lavoratrici, che sfiorano il 70% su un totale di 70 mila dipendenti. L’innovativa idea di base è quella di concepire un luogo di lavoro in cui la maternità non è ritenuta un peso, un presunto ostacolo alla produttività, ma al contrario una risorsa e un investimento a lungo termine, soprattutto a livello di relazioni umane. Ma anche di stabilità concrete.

Per esempio, concedendo alla lavoratrice fin dall’inizio il contratto a tempo indeterminato, uno stipendio dignitoso (tra i più alti nel settore di riferimento), un mese di maternità in più rispetto a quelli previsti nelle contrattazioni sindacali, un asilo-nido accanto a ogni punto vendita. In altri termini, assicurare a una lavoratrice che non perderà il posto di lavoro se in stato di gravidanza, è un fortissimo elemento di lungimiranza, ma anche un calcolato ritorno di pubblicità dalla parte di tutte le famiglie coinvolte nel meccanismo.

La dimostrazione dell’efficienza del sistema sta nel calcolo della produttività, che quando è alta assorbe i costi del lavoro. La produttività di Mercadona, infatti, è seconda in Europa solo alla Esselunga, leader nel mercato spagnolo con oltre 1.300 supermercati . Il ricavato dell’ultimo anno è pari a quasi 18 miliardi di euro (per avere un termine di paragone, si consideri che la Coop, leader italiano, totalizza 13 miliardi).

La logica della fidelizzazione vale anche per i clienti. Infatti l’azienda rifugge dal più diffuso marketing tradizionale, fatto di pubblicità, volantini e promozioni, e punta sul più credibile e duraturo strumento che è il passaparola, nonché sul motto siempre precios bajos (“sempre prezzi bassi”).

Ci sono altre impostazioni lontane da quelle del corrispondente mercato italiano. Per esempio la logica che sottosta allo stipendio del gruppo spagnolo – tra i più alti nel mondo della grande distribuzione europea – è trasparente così come il percorso di avanzamento di carriera. Vengono distribuiti bonus in busta-paga a fronte di utili raggiunti. A disposizione dei dipendenti ci sono un centinaio di medici di fiducia in caso di necessità. La domenica i punti vendita restano chiusi per consentire a ognuno di ritagliarsi maggiormente una dimensione relazionale e familiare.

A fronte di ciò, l’azienda chiede a ogni dipendente il massimo dello sforzo, di compiere al meglio ogni singola operazione delle proprie mansioni dettagliatamente scandite; il che viene accettato dai lavoratori. A dimostrarlo il bassissimo turnover dei dipendenti, circa il 5%.

Considerando il caso nel suo complesso, si deduce che lavorare con una logica cucita a misura d’uomo, e non stravolgere la vita a misura del lucro, porta evidenti vantaggi per tutti.