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Quirinale

Nuovi Cavalieri della Repubblica, c’è anche don Fabio Stevenazzi

Il sacerdote ambrosiano, tornato a fare il medico a Busto Arsizio, tra i 57 premiati dal Capo dello Stato per il loro impegno contro la pandemia

3 Giugno 2020
Don Fabio Stevenazzi

Durante la Festa della Repubblica del 2 giugno, nel corso della sua visita a Codogno (primo focolaio del Coronavirus in Italia), il presidente Sergio Mattarella ha annunciato la nomina di 57 nuovi Cavalieri della Repubblica, 25 donne e 32 uomini premiati per essersi «particolarmente distinti nel servizio della comunità durante l’emergenza coronavirus».

Tra loro c’è don Fabio Stevenazzi, sacerdote ambrosiano che ha lasciato la sua Comunità pastorale San Cristoforo di Gallarate, per lavorare in corsia come medico all’ospedale di Busto Arsizio.

E poi l’anestesista Annalisa Malara e la dottoressa Laura Ricevuti, che proprio a Codogno curarono il paziente 1, Maurizio Cecconi, professore di cure intensive all’Università Humanitas di Milano, ed Elena Pagliarini, l’infermiera di Cremona che crollò stremata alla fine del turno di lavoro. come scrive ancora la Presidenza della Repubblica.

E ancora Mariateresa Gallea, Paolo Simonato e Luca Sostini (medici di Padova volontari nella zona rossa di Vo’ Euganeo messi in quarantena), Monica Bettoni (ex senatrice tornata a fare il medico a Parma), Fabiano Di Marco (primario di pneumologia dell’ospedale Giovanni XIII di Bergamo), Marina Vanzetta e Giovanni Moresi (operatori del 118) e Beniamino Laterza, che ha prestato servizio nel presidio Covid di Taranto.

Tra il personale sanitario, Maria Rosaria Capobianchi, Concetta Castilletti, Francesca Colavita, Fabrizio Carletti, Antonino Di Caro, Lucia Bordi, Eleonora Lalle, Daniele Lapa e Giulia Matusali (ospedale Spallanzani di Roma), Claudia Balotta, Gianguglielmo Zehender, Arianna Gabrieli, Annalisa Bergna, Alessia Lai e Maciej Stanislaw Tarkowski (tutti milanesi).

Premiare anche gesti meritevoli, come quelli di Ettore Cannabona, comandante della stazione dei carabinieri di Altavilla Milicia, che ha devoluto uno stipendio in beneficenza, di Bruno Crosato, in rappresentanza degli alpini del Veneto che hanno ripristinato cinque ospedali dismessi, e di Rosa Maria Lucchetti, cassiera a un ipermercato che ha donato al 118 tre tessere prepagate da 250 euro. Riccardo Emanuele Tiritiello, studente dell’istituto Paolo Frisi di Milano, ha cucinato gratuitamente per medici e infermieri dell’ospedale Sacco. Giacomo Pigni, volontario dell’Auser Ticino-Olona, ha coinvolto una ventina di studenti in chiamate di ascolto per dare compagnia alle persone sole.

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