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A Gazzada si discute di Islam e libertà religiosa

A Villa Cagnola, venerdì 4 e sabato 5 luglio, seminario di studi e tavola rotonda sul contributo che dal dialogo interreligioso può venire alla costruzione della "casa comune europea"

15 Luglio 2008

30/06/2008

di Maria Teresa ANTOGNAZZA

C’è grande attesa a Villa Cagnola di Gazzada per l’evento in programma venerdì 4 e sabato 5 luglio. La prestigiosa residenza settecentesca, ora Centro di studi, convegni e ospitalità, donata dal conte Cagnola alla Santa Sede e in gestione all’Episcopato lombardo, ospita un seminario di studi e una tavola rotonda pubblica sul delicatissimo tema del rapporto tra Islam ed Europa.

Il titolo, “Libertà religiosa: verso un Islam europeo?”, dice con grande chiarezza l’obiettivo della due giorni, nel corso della quale si confronteranno alcuni fra i massimi esponenti del dialogo interreligioso e della cultura laica e cattolica e del mondo musulmano moderato italiano e internazionale.

«Si tratta di un percorso iniziato da lontano – spiega il direttore di Villa Cagnola, monsignor Luigi Mistò – e che rientra perfettamente nella vocazione propria di questo Centro, che da sempre ha contribuito alla riflessione e alla costruzione della casa comune europea. Ciò a cui si vuole arrivare, dedicando tutto il tempo necessario all’ascolto reciproco fra le diverse posizioni in campo, è l’individuazione dei possibili passi da compiere in vista della costruzione di un Islam europeo, capace di condividere la nascita della nuova Europa, di stabilire relazioni virtuose con la società e la cultura europea ed eventuali intese con gli Stati membri».

Il seminario di studi è a porte chiuse, ma gli stessi protagonisti del confronto, una ventina tra studiosi, docenti universitari e personalità religiose, fra cui padre Samir Khalil Samir, monsignor Gianfranco Bottoni e don Giampiero Alberti per parte cattolica e Khaled Fouad Allam e la signora Sumaya Abdel Qader, presidente dell’associazione donne musulmane d’Italia, per parte islamica, parteciperanno a un evento pubblico, una tavola rotonda aperta a tutti, venerdì 4 luglio, alle 21, nel corso della quale illustreranno i contenuti e gli obiettivi del dialogo avviato a Villa Cagnola.

L’appuntamento, che si annuncia delicato e ricco di opportunità per il dialogo interreligioso e interculturale europeo, prosegue lungo il sentiero tracciato nell’ottobre 2007 dal convegno su “Libertà religiosa pietra miliare della nuova Europa”, presieduto dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano. Già in quell’occasione, che vide tra i partecipanti lo stesso padre Samir Khalil Samir, emerse chiara la necessità che anche la componente musulmana contribuisse alla costruzione della casa europea.

«Il percorso avviato a Villa Cagnola – dice ancora don Mistò, che introdurrà i lavori del seminario – parte dalla convinzione che per costruire il dialogo vero, fatto innanzitutto di ascolto e confronto reciproco, che porti alla costruzione della casa comune europea, un presupposto fondamentale è che si aiuti l’Islam a dirsi in modo europeo, ad attuarsi dentro questo contesto e questa civiltà, pur mantenendo la propria identità e le proprie caratteristiche specifiche».

Aprire nuovi scenari europei: a questo mira il delicato lavoro di tessitura di dialoghi e incontri promosso dai due istituti di Villa Cagnola, che vedrà altre due tappe. «In autunno promuoveremo un secondo seminario di studi sul rapporto tra libertà religiosa ed educazione e ci ha assicurato la sua presenza il patriarca di Venezia Angelo Scola. Nella primavera del 2009, infine – conclude Mistò – affronteremo il delicato rapporto tra libertà religiosa e laicità dello Stato».