Sirio 26-29 marzo 2024
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Dai quartieri degradati all’incontro coi Fidei donum

Giovedì 17 a Huacho è iniziato con la visita del cardinale Tettamanzi ai bambini disabili

3400 - incroci Redazione Diocesi

18 Luglio 2008

18/07/2008

di don Umberto BORDONI

La giornata del Cardinale inizia a Hualmay, una dei quartieri piu’ degradati della citta’ di Huacho, vicino alla costa del Pacifico. Dell’oceano si sente solo un vago odore di salsedine, intorno si vede una distesa polverosa costellata di assembramenti di edifici, i piu’ non finiti con i ferri che escono dalle pareti di mattoni a vista in attesa di aggiungere qualche pezzo.
Una delle costruzioni piu’ nuove, fresca di intonaco e con un dipinto della santa sopra la porta di ingresso, e’ il Centro di educazione di base "Santa Rosa del Los Huachos". Una istituzione nata nel 2002 per opera di un nostro fidei donum, don Luciano Garlappi, e destinata all’accoglienza di bambini e ragazzi diversamente abili. Sono una cinquantina i piccoli che ogni mattina vengono ospitati dal centro, ma per l’occasione sono stati invitati un centinaio di amici dai collegi vicini.
La festa per il Cardinale e per il Vescovo di Huacho che vengono in visita e’ grande. I volti, i balli, i doni semplici dei bambini riempiono di commozione. L’opera, affidata alla parrocchia di Hualmay e condotta dalle Suore Ancelle della Divina Provvidenza, conta ora ad accrescere i suoi spazi per aumentare la possibilita’ di accoglienza, soprattutto estendendola all’intera giornata. Le foto piu’ belle – certo solo dopo quelle dei volti dei bimbi – ritraggono il sorriso del Cardinale, con indosso la corona di fiori di carta preparata dai piccoli del Centro.

Prima di raggiungere la Cattedrale il programma prevede ancora, a pochi passi dal centro citta’, la benedizione della Scuola dell’infanzia parrocchiale "Nostra Signora dell’Annunciazione di Huacho", finalmente ricostruita dopo l’ultimo terremoto. Nella lunga e stretta striscia di cortile i bambini sono ordinatamente seduti sui due lati, con la loro bella divisa. Anche qui le danze, la preghiera, la cura premurosa delle consacrate, il volto soddisfatto del parroco e quel vassoio di crocifissi, tutti nuovi di bottega, che benedetti dall’Arcivescovo vengono portati nelle varie aule.

Con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia inizia in Cattedrale, verso le 11 e mezza, la conferenza del Cardinale sul sacerdozio e la vita consacrata in S. Ambrogio. Sono presenti tutti sacerdoti della diocesi (alcuni della Serra, la parte di Diocesi abbarbicata sulle Ande anche sopra i 4000 metri, sono dovuti partire prima dell’alba per partecipare all’incontro), le religiose e i seminaristi.
L’Arcivescovo legge in castigliano il testo che ha preparato per l’occasione e che omaggia a ciascuno con un opuscolo. La totale e indivisa appartenenza del sacerdote a Cristo, sua unica eredita’, sigillo del cuore e della vita, cosi’ come sant’Ambrogio la presenta, riesce a distanza di secoli a incantare i presenti. Le domande seguono numerose, l’Arcivescovo non manca di rispondere con semplicita’ e saggezza, fino alla preghiera santambrosiana che chiude l’incontro: "Cristo e’ tutto per noi".

Un pranzo fraterno nel salone Paolo VI attende tutti presenti: nei discorsi di rito tutte le zone della diocesi e le presenze significative di vita consacrata trovano voce e riconoscimento. Si chiude cosi’ la parte del viaggio piu’ ufficiale, riservata ai festeggiamenti della Diocesi per il suo cinquantesimo. Nel pomeriggio, presso il "patio" di Gesu’ Divin Maestro, l’Arcivescovo incontra in riunione plenaria tutti i fidei donum di Milano, sacerdoti e laici, per un primo momento di conoscenza, presentazione della situazione e apertura d’animo sulle sfide della missione.

Alle 19.00 la celebrazione solenne della Santa Messa, presente anche il vescovo Antonio Santarsiero, riempie la Chiesa Parrocchiale di Gesu’ Divin Maestro. Non mancano alla serieta’ composta e lieta della liturgia le antiche danze rituali presentate dai bambini della scuola materna.
Il Cardinale si ferma al termine della celebrazione per salutare e benedire sulla fronte tutti i presenti. Nel salone e’ poi il momento della festa, in cui la parrocchia rende grazie per i suoi 25 anni di vita e per la presenza dei fidei donum di Milano. Sono i laici del Consiglio pastorale a condurre la serata, presentare la parrocchia al Cardinale con un bel plastico artigianale creato per l’occasione e illustrare poi le tappe e i capitoli del progetto pastorale attraverso un video che ritrae volti e momenti significativi per la comunita’.