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Il nostro scopo? Spegnere la sete di Dio

«...sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete"...» (Gv 19,28)

5 Giugno 2008

21/03/2008

di MADRE TERESA di Calcutta

Perché Gesù dice: «Ho sete»? Quale ne è il senso? È molto difficile da spiegare a parole… Eppure «Ho sete» è una frase molto più profonda che se avesse detto «Vi amo». Finché non saprete che Gesù ha sete di voi, vi sarà impossibile sapere quello che lui vuole essere per voi; né quello che vuole che voi siate per lui.

Il cuore e l’anima delle Missionarie della Carità consistono esclusivamente in questo: la sete del Cuore di Gesù, nascosto nei poveri. Ecco la sola sorgente di tutto quello che costituisce la vita delle Missionarie della Carità. Questo v’informa, sia sul nostro scopo e sul nostro quarto voto, sia sullo spirito della nostra Congregazione. Spegnere la sete di Gesù vivo fra noi è la sola ragion d’essere di questa Congregazione e il suo unico obiettivo.

Dite: possiamo dire altrettanto di noi stessi, cioè che questa è la nostra sola ragione di vivere? Per saperlo fatevi dunque la seguente domanda: supponiamo che la sete di Gesù non sia più il nostro scopo e non sia più scritta sul muro della nostra cappella, questo comporterebbe una qualsiasi differenza nella mia vocazione e nella mia relazione con Gesù e nel mio lavoro? Questo cambierebbe qualcosa nella mia vita? Ne risentirei di una qualsiasi perdita?

Fatevi queste domande onestamente e che, per ciascuno, questo sia un test per scoprire se la sete di Gesù è una realtà viva nella sua vita e non semplicemente una bella idea… «Ho sete» (Gv 19,28) e «l’avete fatto a me» (Mt 25,40): ricordatevi sempre che bisogna leggere insieme queste due frasi, cioè il mezzo con lo scopo.