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Padri in difficoltà? C’è Giopà

Gioco di parole che sta per "Il mio giorno con papà", si tratta di una casa dove sabato, domenica e mercoledì i padri separati possono trascorrere qualche ora con i figli in un ambiente confortevole

5 Giugno 2008

23/01/2008

I genitori si separano, i figli rimangono con la mamma e al padre tocca traslocare. Una situazione che si ripete spesso nei divorzi. Ma se l’ex coniuge ha un reddito medio o basso la ricerca della nuova casa non è facile. Non bastano i soldi. C’è chi si arrangia chiedendo ospitalità da amici o parenti. Qualcuno finisce anche nei dormitori pubblici. E quando devono incontrare i figli, non sanno dove portarli.

Per aiutare questi padri separati in difficoltà, è nato Giopà, gioco di parole che sta per “Il mio giorno con papà”: èuna casa dove, al sabato e alla domenica (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18) e al mercoledì (dalle 16 alle 20), possono incontrare i figli per passare qualche ora in un ambiente confortevole.

E’ a Milano, in via Procaccini 12: ha una grande sala dove i bambini possono disegnare, colorare, costruire e giocare, una stanza per i piccoli sotto i tre anni e una per la merenda. Giopà verrà inaugurata giovedì 24 gennaio, alle 11.

«Con la legge 54 del 2006 sull’affido condiviso i padri devono concepire in modo nuovo il loro ruolo verso i figli e aiutarli a superare i sentimenti di ansia e la paura di essere abbandonati», spiega Francesca Corso, assessore ai diritti dei bambini della Provincia di Milano.

Nella casa di Giopà ci sarà anche un educatore, che svolgerà il ruolo di “buon padrone di casa” aiutando padri e figli ad ambientarsi.
L’accesso a Giopà ègratuito.
Info: 339.1799288 – 340.5401282. (d.p.)