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“Quattro giorni catechisti”: 4500 gli iscritti

Un primo bilancio e alcune testimonianze sull'iniziativa formativa in corso in Diocesi

22 Settembre 2008

23/09/2008

Proseguono gli incontri della “Quattro giorni catechisti”, l’annuale proposta formativa della diocesi di inizio anno pastorale, aperta anche agli insegnanti di religione, ai responsabili e agli educatori in oratorio, agli operatori di pastorale battesimale. Sono 4500 i partecipanti all’iniziativa, curata dai Servizi per la Catechesi e per l’Irc con Fom e Ac, che si svolge in 13 sedi nelle 7 zone pastorali della diocesi.

Il programma prevede quattro incontri a partire dal tema “Spiegò loro le Scritture”, tratto dal racconto di Emmaus, e le riflessioni proposte sono incentrate su Bibbia, catechesi e nuovo Lezionario ambrosiano. Il cammino formativo della “Quattro giorni” raggiungerà il suo culmine nel conferimento del mandato ai catechisti di tutta la diocesi da parte dell’Arcivescovo in una celebrazione che si terrà nel Duomo di Milano sabato 11 ottobre alle 15.30.

«Anche quest’anno partecipiamo all’evento cariche di entusiasmo e di voglia di iniziare un altro anno accompagnando i nostri ragazzi a cui ogni volta ci affezioniamo – è la testimonianza di una partecipante, Marina Zanella -. È sempre bello ritrovare amiche di altre parrocchie, salutarci e condividere insieme l’entusiasmo per l’inizio di un nuovo faticoso, ma gratificante anno che ci aspetta. I relatori ci fanno sentire utili alla nostra comunità e ci aiutano a iniziare un cammino con più grinta e consapevolezza dell’importanza del mandato che il nostro Vescovo ci dona».

«La prima impressione, poi confermata dall’attenzione e dalla partecipazione al dialogo a seguito del mio intervento – aggiunge Clara Biaggio, relatrice alla “Quattro giorni” -, è stata quella di una moltitudine di discepoli e discepole molto motivati e assetati di Parola di Dio e desiderosi di farla conoscere ai bambini e ai ragazzi che la Chiesa affida a loro».

«Nella mia relazione, nella parte sulle competenze richieste al catechista – continua -, ho ricordato a me stessa e a tutti di dare sempre spazio alla crescita di un “sicomoro” (vedi l’incontro di Gesù con Zaccheo) nelle nostre case, nei gruppi di catechismo, nella parrocchia, perché tutti, nessuno escluso, abbiano la possibilità di vedere, conoscere il Signore, farsi amare da Lui, amarlo e seguirlo».

«Anche noi catechiste e catechisti ci ritroviamo spesso sulla via di Emmaus – riflette Carla Camia, catechista -. Alla ripresa di un anno pastorale ci ritroviamo impegnati nella programmazione con discussioni, ipotesi, progetti che sembrano spesso incapaci di rispondere alla complessità di accompagnare ragazzi e ragazze all’incontro con il Signore Gesù. Avvertiamo quel non so che d’incertezza, di smarrimento, di delusione! E ci ritroviamo anche noi sul sentiero di Emmaus. Ma in questo cammino non siamo soli. Sulla via di Emmaus, Gesù, il crocifisso risorto, cammina con noi! C’è un sogno che ogni catechista dovrebbe coltivare: condividere anche con i propri ragazzi e le loro famiglie il racconto dell’incontro con il Signore risorto per essere insieme Chiesa che annuncia al mondo “la buona notizia” per tutti gli uomini».