Sirio 26-29 marzo 2024
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Si apre il nuovo anno pastorale

L'inaugurazione in Duomo lunedì 8 settembre, nel corso del solenne Pontificale di Santa Maria Nascente presieduto dal cardinale Tettamanzi

3 Settembre 2008

03/09/2008

Lunedì 8 settembre, alle 9.30, con il solenne Pontificale di Santa Maria Nascente, patrona del Duomo di Milano, l’Arcivescovo aprirà il nuovo anno pastorale e presenterà la terza tappa del Percorso pastorale diocesano per il triennio 2006-2009 dedicato alla famiglia. Il tema di questa terza tappa è specificato dal titolo, Famiglia diventa anima del mondo.

Questa celebrazione eucaristica rappresenta un momento fondamentale per la vita della Chiesa ambrosiana. L’intera Diocesi, in tutte le sue componenti, è riunita in Duomo, attorno al suo Arcivescovo, per iniziare insieme il cammino di un nuovo anno pastorale. L’attenzione sarà puntata sull’omelia del Cardinale, che metterà in evidenza il terzo anno del Percorso pastorale triennale intitolato “L’amore di Dio è in mezzo a noi. La missione della famiglia a servizio del Vangelo”.

Conclusi i primi due anni, dedicati all’ascolto della Parola di Dio e alla trasmissione della fede in ambito familiare, con l’inizio del nuovo anno pastorale si apre il capitolo dedicato al rapporto con la società e al contributo che la famiglia può dare: questi temi sono trattati nel volume Famiglia diventa anima del mondo (Centro Ambrosiano, 132 pagine, 4.50 euro), già nelle librerie. È una lettera dal tono confidenziale, quella che il cardinale Tettamanzi rivolge alle famiglie per infondere fiducia e speranza nella loro situazione concreta.

Durante la celebrazione eucaristica di lunedì si terrà anche il Rito di Ammissione dei Candidati agli Ordini Sacri: gli ammessi tra i candidati al diaconato e al presbiterato provengono da due anni di formazione teologica e proseguiranno il cammino in Seminario per altri quattro anni; gli ammessi tra i candidati al diaconato permanente, dopo due anni di formazione, cominciano altri tre anni di preparazione al ministero (anche le mogli di quelli sposati sono chiamate a esprimere pubblicamente il loro consenso).