Share

Scuola

Al via il Percorso formativo per docenti Irc delle primarie

Organizzato in laboratori, ha per tema "Spirito, vieni dai quattro venti" e affronta la questione dell'interculturalità

Mauro COLOMBO Redazione

17 Marzo 2009

Con l’assemblea tenutasi domenica scorsa all’Istituto Leone XIII di Milano – alla quale sono intervenuti don Alberto Cozzi della Facoltà teologica di Milano, Milena Santerini dell’Università Cattolica e don Michele Di Tolve, responsabile diocesano per l’Insegnamento della religione cattolica – ha preso il via il percorso formativo per docenti Irc di scuola primaria.
Tra i temi affrontati, centrale è quello dell’intercultura, per rispondere all’esigenza di rendere compatibili a scuola le diverse identità religiose. Il percorso formativo, sul tema “Spirito, vieni dai quattro venti” tratto dal libro di Ezechiele, è articolato in una serie di laboratori ai quali collabora anche il Pime, che da tempo propone di fare un passo in più rispetto alla “tolleranza” e al “rispetto reciproco” in direzione di una intercultura quotidiana.
Gli obiettivi educativi e formativi sono:
– elevare la scuola a luogo fisico e culturale di esperienze positive della diversità;
– aumentare negli alunni il concetto di cittadino del mondo e di attenzione nei confronti dell’altro;
– rafforzare l’importanza della propria storia e della memoria collettiva della comunità in cui si vive;
– aumentare la consapevolezza del proprio ruolo di adulto-educatore nei confronti dell’insegnante;
– offrire agli insegnanti opportunità e strumenti che li rendano il più possibile idonei a spaziare a livello planetario e a ragionare in termini di mondialità;
– accrescere le competenze psico-pedagogiche degli insegnanti e le conoscenze sui temi dell’interculturalità;
– incrementare la contaminazione tra culture diverse;
– scoprire nuove modalità di espressive di sè solitamente non praticate o inibite dal contesto sociale in cui vivono;
– costituire una rete di insegnanti che lavorano su un territorio e una utenza simile;
– potenziare la propria autostima.
Il percorso è riconosciuto e approvato dalla Cei e dall’Ufficio scolastico. L’attestato verrà rilasciato al termine solo a chi avrà partecipato a tutti gli incontri. Con l’assemblea tenutasi domenica scorsa all’Istituto Leone XIII di Milano – alla quale sono intervenuti don Alberto Cozzi della Facoltà teologica di Milano, Milena Santerini dell’Università Cattolica e don Michele Di Tolve, responsabile diocesano per l’Insegnamento della religione cattolica – ha preso il via il percorso formativo per docenti Irc di scuola primaria. Tra i temi affrontati, centrale è quello dell’intercultura, per rispondere all’esigenza di rendere compatibili a scuola le diverse identità religiose. Il percorso formativo, sul tema “Spirito, vieni dai quattro venti” tratto dal libro di Ezechiele, è articolato in una serie di laboratori ai quali collabora anche il Pime, che da tempo propone di fare un passo in più rispetto alla “tolleranza” e al “rispetto reciproco” in direzione di una intercultura quotidiana.Gli obiettivi educativi e formativi sono:- elevare la scuola a luogo fisico e culturale di esperienze positive della diversità;- aumentare negli alunni il concetto di cittadino del mondo e di attenzione nei confronti dell’altro;- rafforzare l’importanza della propria storia e della memoria collettiva della comunità in cui si vive;- aumentare la consapevolezza del proprio ruolo di adulto-educatore nei confronti dell’insegnante; – offrire agli insegnanti opportunità e strumenti che li rendano il più possibile idonei a spaziare a livello planetario e a ragionare in termini di mondialità;- accrescere le competenze psico-pedagogiche degli insegnanti e le conoscenze sui temi dell’interculturalità;- incrementare la contaminazione tra culture diverse;- scoprire nuove modalità di espressive di sè solitamente non praticate o inibite dal contesto sociale in cui vivono;- costituire una rete di insegnanti che lavorano su un territorio e una utenza simile;- potenziare la propria autostima.Il percorso è riconosciuto e approvato dalla Cei e dall’Ufficio scolastico. L’attestato verrà rilasciato al termine solo a chi avrà partecipato a tutti gli incontri.