Share

Sacramenti

Come vive la sua fede un ragazzo di dodici anni?

Piccolo viaggio all'interno delle comunità che preparano� gli adolescenti�a ricevere la Cresima. Oggi, allo Stadio "Meazza" di San Siro, cresimandi e cresimati incontrano l'Arcivescovo

Carlo ROSSI Redazione

2 Giugno 2009

L’incontro con l’Arcivescovo, la preghiera, i canti, le animazioni dei tre anelli dello Stadio “Meazza”, le figurazioni compiute sul campo, le musiche… sono gli ingredienti dell’appuntamento di martedì 2 giugno a San Siro con i tutti cresimandi e i cresimati della diocesi. Sono giunti a questo momento al termine del cammino di preparazione dei “100 giorni” compiuto nelle proprie parrocchie.
In particolare, nelle cinque parrocchie di Magenta ai ragazzi della Cresima è stato proposto un itinerario che comprendeva anche due incontri, a livello cittadino, con due missionari del Pime che hanno raccontato la loro esperienza e una suora della Congregazione delle Misericordine impegnata nell’assistenza ai carcerati. «Il messaggio lanciato è che la forza dello Spirito spinge alla missione e ad avvicinarsi a quanti soffrono – spiega Francesco Agostani, responsabile laico per la cooperativa Aquila e Priscilla -. La Cresima non è solo un momento di festa per la famiglia. I ragazzi l’hanno capito e ho notato che ora attendono con curiosità di ricevere il dono dello Spirito Santo e la nuova vita che viene dopo».
Ma come si manifesta la fede a 12 anni? «Si riconosce chi vive in una famiglia che prega e aiuta a crescere anche nella fede – risponde Barbara De Mizio, consacrata dell’Ordo Virginum -, ma bisogna ammettere che una parte è motivata e una parte è obbligata dai genitori. Comunque tutti sono rimasti molto colpiti dagli incontri con i testimoni: è più gratificante per loro sentire l’esperienza di una persona che leggere sui libri». Anche nella Comunità pastorale di Biassono-Macherio, dove Barbara è responsabile di uno degli oratori e segue i cresimandi, si è svolto un percorso comune sia con i ragazzi, sia con le catechiste.
«Convinti o no, di certo hanno partecipato con entusiasmo alle proposte di quest’anno – rileva don Guido Gregorini della parrocchia San Paolo di Milano -, dalla domenica di ritiro nella quale è stato chiesto loro di animare la Messa alle occasioni di festa insieme ai genitori. Piuttosto che l’ora di catechismo con i ragazzi delle medie organizziamo incontri più distesi che comprendano il pranzo o la cena e il gioco, sperando che il cammino continui dopo la Cresima».
Il passaggio al post-Cresima non rappresenta una problema all’oratorio San Gaetano della parrocchia S. Maria Nuova di Abbiategrasso, perché il sacramento è inserito all’interno di un percorso triennale che corrisponde alle scuole medie. «Il momento-clou di quest’anno è l’incontro con l’Arcivescovo del 2 giugno – precisa don Flavio Pace -, mentre la Cresima sarà celebrata il prossimo autunno in seconda media. Ai ragazzi e ai loro genitori spieghiamo subito in prima media che entrano a far parte della Comunità Medie, alla quale seguirà in prima superiore l’adesione alla Comunità Adolescenti. Così il dono dello Spirito Santo è dentro un’esperienza comunitaria che ha la sua forza non solo nel catechismo settimanale, ma anche nelle domeniche trascorse insieme in oratorio, nei pellegrinaggi ai santuari e ai luoghi dei Santi, e nel campo-scuola in estate». L’incontro con l’Arcivescovo, la preghiera, i canti, le animazioni dei tre anelli dello Stadio “Meazza”, le figurazioni compiute sul campo, le musiche… sono gli ingredienti dell’appuntamento di martedì 2 giugno a San Siro con i tutti cresimandi e i cresimati della diocesi. Sono giunti a questo momento al termine del cammino di preparazione dei “100 giorni” compiuto nelle proprie parrocchie.In particolare, nelle cinque parrocchie di Magenta ai ragazzi della Cresima è stato proposto un itinerario che comprendeva anche due incontri, a livello cittadino, con due missionari del Pime che hanno raccontato la loro esperienza e una suora della Congregazione delle Misericordine impegnata nell’assistenza ai carcerati. «Il messaggio lanciato è che la forza dello Spirito spinge alla missione e ad avvicinarsi a quanti soffrono – spiega Francesco Agostani, responsabile laico per la cooperativa Aquila e Priscilla -. La Cresima non è solo un momento di festa per la famiglia. I ragazzi l’hanno capito e ho notato che ora attendono con curiosità di ricevere il dono dello Spirito Santo e la nuova vita che viene dopo».Ma come si manifesta la fede a 12 anni? «Si riconosce chi vive in una famiglia che prega e aiuta a crescere anche nella fede – risponde Barbara De Mizio, consacrata dell’Ordo Virginum -, ma bisogna ammettere che una parte è motivata e una parte è obbligata dai genitori. Comunque tutti sono rimasti molto colpiti dagli incontri con i testimoni: è più gratificante per loro sentire l’esperienza di una persona che leggere sui libri». Anche nella Comunità pastorale di Biassono-Macherio, dove Barbara è responsabile di uno degli oratori e segue i cresimandi, si è svolto un percorso comune sia con i ragazzi, sia con le catechiste.«Convinti o no, di certo hanno partecipato con entusiasmo alle proposte di quest’anno – rileva don Guido Gregorini della parrocchia San Paolo di Milano -, dalla domenica di ritiro nella quale è stato chiesto loro di animare la Messa alle occasioni di festa insieme ai genitori. Piuttosto che l’ora di catechismo con i ragazzi delle medie organizziamo incontri più distesi che comprendano il pranzo o la cena e il gioco, sperando che il cammino continui dopo la Cresima».Il passaggio al post-Cresima non rappresenta una problema all’oratorio San Gaetano della parrocchia S. Maria Nuova di Abbiategrasso, perché il sacramento è inserito all’interno di un percorso triennale che corrisponde alle scuole medie. «Il momento-clou di quest’anno è l’incontro con l’Arcivescovo del 2 giugno – precisa don Flavio Pace -, mentre la Cresima sarà celebrata il prossimo autunno in seconda media. Ai ragazzi e ai loro genitori spieghiamo subito in prima media che entrano a far parte della Comunità Medie, alla quale seguirà in prima superiore l’adesione alla Comunità Adolescenti. Così il dono dello Spirito Santo è dentro un’esperienza comunitaria che ha la sua forza non solo nel catechismo settimanale, ma anche nelle domeniche trascorse insieme in oratorio, nei pellegrinaggi ai santuari e ai luoghi dei Santi, e nel campo-scuola in estate». Il programma – Martedì 2 giugno i cancelli dello Stadio Meazza apriranno alle 15 per permettere l’afflusso dei cresimandi, dei loro genitori, dei padrini e delle madrine e degli educatori delle parrocchie ambrosiane: saranno in 50 mila a San Siro, suddivisi secondo i colori delle sette zone pastorali. La celebrazione con il cardinale Tettamanzi inizierà alle 17 quando circa ottocento figuranti, provenienti da decine di oratori, daranno vita alle coreografie in campo che scandiranno la preghiera dei ragazzi della Cresima. Il titolo dell’incontro, “100 volte tanto”, richiama il tema dell’anno oratoriano e del cammino dei “100 giorni “. All’evento è associata la raccolta fondi per la costruzione della chiesa e del centro parrocchiale “Sen�r de la Resurreccion” a Barranca (Perù). – – In 50 mila a San Siro –