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Zone pastorali

Formazione di base per laici, tra fede e impegno

Parte l'iniziativa rivolta agli operatori pastorali prevista nel cammino proposto quest'anno dall'Arcivescovo. Verso una spiritualità laicale e diocesana e nuovi percorsi permanenti

1 Dicembre 2009

Tra i passi del cammino indicati dall’Arcivescovo per questo anno pastorale 2009-2010, c’è una iniziativa espressamente dedicata ai laici: la Settimana di formazione di base, presentata nel testo La Chiesa di Antiochia “regola pastorale ”della Chiesa di Milano – Un anno di “riposo in Dio” (pagine 97-98) e che si terrà nelle sette Zone pastorali della Diocesi di Milano. Il cardinale Dionigi Tettamanzi aveva già messo in evidenza, nell’omelia della Messa Crismale 2008, «come assolutamente necessario e urgente l’impegno per la formazione. La collaborazione corresponsabile non s’improvvisa; al contrario, esige una formazione specifica, per laici, ma anche per i presbiteri».
La Settimana di formazione di base intende «richiamare ai fondamenti dell’impegno pastorale laicale» e avrà come riferimento i testi fondamentali del Concilio Vaticano II, il Sinodo diocesano 47° e alcuni interventi significativi proposti dal cardinale Tettamanzi in questi anni, in particolare i percorsi pastorali e alcune omelie del Giovedì Santo. I contenuti offerti da questi documenti saranno organizzati attorno a tre domande: Quale volto di Chiesa oggi nella Diocesi di Milano? Quale cristiano adulto nella fede oggi? Quale formazione permanente del laicato in Diocesi? Questi interrogativi offrono l’opportunità di approfondire i tratti essenziali di una spiritualità laicale e diocesana, e di presentare percorsi permanenti di formazione di base già presenti in Diocesi. Anche il metodo di lavoro non favorirà solo la conoscenza e lo studio dei contenuti proposti, ma la partecipazione attiva in laboratori e seminari di confronto e di approfondimento.
Va precisato che si tratta di un’iniziativa una tantum. L’iniziativa non sostituisce le Scuole diocesane per operatori pastorali (Sdop), che continuano a offrire la formazione specializzata e lo specifico accompagnamento per i vari settori pastorali. I destinatari della Settimana sono i laici impegnati come operatori pastorali e come consiglieri, ma «la proposta può essere l’occasione per coinvolgere anche persone “nuove” da formare e da inserire nella corresponsabilità pastorale». Ciascuna Zona pastorale sceglierà relatori, modalità, tempi, unicità o pluralità di luoghi. Potrebbero essere organizzati cinque appuntamenti serali in una settimana, oppure alcuni week-end. Tra i passi del cammino indicati dall’Arcivescovo per questo anno pastorale 2009-2010, c’è una iniziativa espressamente dedicata ai laici: la Settimana di formazione di base, presentata nel testo La Chiesa di Antiochia “regola pastorale ”della Chiesa di Milano – Un anno di “riposo in Dio” (pagine 97-98) e che si terrà nelle sette Zone pastorali della Diocesi di Milano. Il cardinale Dionigi Tettamanzi aveva già messo in evidenza, nell’omelia della Messa Crismale 2008, «come assolutamente necessario e urgente l’impegno per la formazione. La collaborazione corresponsabile non s’improvvisa; al contrario, esige una formazione specifica, per laici, ma anche per i presbiteri».La Settimana di formazione di base intende «richiamare ai fondamenti dell’impegno pastorale laicale» e avrà come riferimento i testi fondamentali del Concilio Vaticano II, il Sinodo diocesano 47° e alcuni interventi significativi proposti dal cardinale Tettamanzi in questi anni, in particolare i percorsi pastorali e alcune omelie del Giovedì Santo. I contenuti offerti da questi documenti saranno organizzati attorno a tre domande: Quale volto di Chiesa oggi nella Diocesi di Milano? Quale cristiano adulto nella fede oggi? Quale formazione permanente del laicato in Diocesi? Questi interrogativi offrono l’opportunità di approfondire i tratti essenziali di una spiritualità laicale e diocesana, e di presentare percorsi permanenti di formazione di base già presenti in Diocesi. Anche il metodo di lavoro non favorirà solo la conoscenza e lo studio dei contenuti proposti, ma la partecipazione attiva in laboratori e seminari di confronto e di approfondimento.Va precisato che si tratta di un’iniziativa una tantum. L’iniziativa non sostituisce le Scuole diocesane per operatori pastorali (Sdop), che continuano a offrire la formazione specializzata e lo specifico accompagnamento per i vari settori pastorali. I destinatari della Settimana sono i laici impegnati come operatori pastorali e come consiglieri, ma «la proposta può essere l’occasione per coinvolgere anche persone “nuove” da formare e da inserire nella corresponsabilità pastorale». Ciascuna Zona pastorale sceglierà relatori, modalità, tempi, unicità o pluralità di luoghi. Potrebbero essere organizzati cinque appuntamenti serali in una settimana, oppure alcuni week-end. “Come Pietre vive”, è pronto il sussidio – La Diocesi di Milano, attraverso il Servizio per la Catechesi e l’apporto dell’Azione Cattolica Ambrosiana, ha curato il sussidio per la Settimana di formazione di base. Si intitola Come pietre vive (In Dialogo, pagine 96, euro 7) ed è un testo agile e ricco di contenuti, per accompagnare passo dopo passo questa Settimana. Il materiale raccolto nel sussidio, oltre a sostenere e guidare la proposta formativa, offre la possibilità di ripresa personale dei temi proposti. Sono riportate cinque schede di approfondimento e una antologia di documenti. Oltre a questo sussidio, altri testi di riferimento sono la lettera dell’Arcivescovo Pietre vive e la recente nota della Cel La sfida della fede: il primo annuncio. – I primi appuntamenti