Share

Pellegrinaggio/3

Non ci spaventi il dolore

La meta più importante del pellegrinaggio: Lisieux. La prima celebrazione della memoria liturgica dei beati Martin presieduta dal cardinale Tettamanzi alla presenza di 5000 fedeli

di Davide MILANI Redazione

12 Luglio 2009

E’ un giorno di festa grande per l’ordinatissima cittadina di Lisieux, nella regione della Bassa Normandia, a pochi chilometri dal canale della Manica.Già un’ora prima dell’orario stabilito, le 10.30, famiglie con bimbi e singoli fedeli raggiungono il grande santuario dedicato a santa Teresina che poco dopo l’inizio della messa si riempirà di quasi 5000 fedeli. E’ un giorno di festa grande per l’ordinatissima cittadina di Lisieux, nella regione della Bassa Normandia, a pochi chilometri dal canale della Manica.Già un’ora prima dell’orario stabilito, le 10.30, famiglie con bimbi e singoli fedeli raggiungono il grande santuario dedicato a santa Teresina che poco dopo l’inizio della messa si riempirà di quasi 5000 fedeli. L’esempio dei beati Martin Per la prima volta viene celebrata nella Chiesa la memoria liturgica dei beati Zelie e Luise Martin, dopo la beatificazione avvenuta – proprio qui – il 19 ottobre 2008. A presiedere la Messa – nel giorno dell’anniversario di matrimonio degli sposi santi – è stato invitato il cardinale Dionigi Tettamanzi, nella cui Diocesi, a Monza, si è verificato il miracolo che ha permesso la beatificazione dei coniugi Martin. Piero Schilirò, il bimbo guarito prodigiosamente, siede con papà e mamma e il resto della famiglia in prima fila.L’entusiasmo del rettore del santuario – monsignor Bernard Lagoutte – è incontenibile: accoglie l’illustre ospite milanese e il resto dei pellegrini ambrosiani, saluta – quasi a uno a uno – i fedeli all’ingresso del santuario, organizza qualche movimento scenografico durante la Messa. Ha una sola preoccupazione che non riesce a tenere segreta e che traspare da ogni suo gesto, dagli avvisi letti alla fine della Messa, dai desideri confidati alla delegazione italiana impegnata ad organizzare il raduno mondiale delle famiglie del 2012: diffondere la testimonianza e l’esempio dei beati Martin. La vocazione al matrimonio come vocazione alla santità Quaranta i preti concelebranti, tanti i fedeli della zona, molti di altre diocesi di Francia, delegazioni dalla Germania, dall’Ungheria e insieme ai milanesi, altri italiani. La Messa è ordinata e molto ben partecipata. Il clima spirituale è molto intenso.Nella celebrazione il cardinale Tettamanzi ha evidenziato il modello di fede dei due santi: “Non siamo qui a celebrare due singoli beati, ma una “coppia di beati”: due sposi che insieme si sono santificati nella vita e insieme sono stati beatificati, tanto da non poter più pensare ad uno di loro come beato senza pensare anche all’altro”.Nella sua omelia – pronunciata in francese – l’Arcivescovo di Milano ha proposto uno dei cardini della sua azione pastorale, la famiglia, il tema che è stato al centro del triennio appena concluso nella Diocesi di Milano. “Oggi celebriamo la vocazione al matrimonio come vocazione alla santità. In questa chiamata di Dio ammiriamo la sua volontà di riempire il cuore dell’uomo di quella felicità che tocca il suo vertice in un amore coniugale vissuto come carità, come partecipazione dell’amore stesso di Dio per noi. Gli sposi non dimentichino mai che la loro vocazione – così diffusa e “normale” – li sollecita e li sostiene ogni giorno a camminare verso quella “misura alta” della vita cristiana che è la santità”.Un intervento – quello di Tettamanzi – che non ha avuto il tono della lezione di pastorale familiare, ma ha reso l’emozione e la concretezza di un’esperienza di santità. Come quando il cardinale ha letto alcuni tenerissimi messaggi che i due sposi si scambiavano: Scriveva Zélie a Luis. «Ti seguo in ispirito tutto il giorno e dico a me stessa: “Adesso Luigi fa la tal cosa”. Non vedo l’ora d’essere vicino a te, mio caro! Ti amo con tutto il cuore e sento raddoppiarsi in me l’affetto per la privazione della tua presenza: mi sarebbe impossibile vivere lontana da te. Ti abbraccio come ti amo». Una vita fatta di testimonianza di fede nell’amore Emozione in santuario anche quando l’Arcivescovo ha ricordato e interpretato il senso più profondo del miracolo attribuito agli sposi santi: “Per intercessione dei coniugi Martin il piccolo Pietro fu restituito alla vita terrena e all’affetto dei suoi genitori, quasi a ricordare loro e a tutti che ogni bimbo che nasce è il compiersi di un desiderio di Dio: e dunque è la prova vivente che Dio è amore, che l’Amore è vita senza fine e che la vita in pienezza è Amore, che il cuore di ogni vita è l’Amore di Dio”.La santità di Zelie e Luis Martin non è stata a poco prezzo. Tutta la loro vita è stata testimonianza di fede nell’amore e nella sua potenza. Ha raccomandato Tettamanzi: “Non ci spaventi il dolore. Non ne furono piegati Luis e Zélie Martin, piuttosto maturarono sempre più nel comprendere quanto fosse prezioso e fecondo il loro amore di sposi e di genitori. La malattia e la morte – dei figli, del coniuge – fecero maturare Zélie e Luis nella comprensione dell’amore che vince la stessa morte, perché è proprio dell’amore superare la morte: muore la morte, ma non muore l’amore. L’amore vince. Sempre”. – – – Diario giornalieroPrimo giorno (10 luglio) () – Omelia del Cardinale a Paray le Monial (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/apps/docvescovo/files/1419/Francia_Paray.doc) – Photogallery – Un pellegrinaggio “per imparare a dire grazie” – Tettamanzi: ambrosiani in pellegrinaggio – Video-intervista a don Massimo Pavanello – Secondo giorno (11 luglio) () – Omelia del Cardinale a Nevers (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/apps/docvescovo/files/1420/Francia_Nevers.doc) – Photogallery – Voltare il capo per vedere la Madonna – Da quel matrimonio celebrato di notte – Foto della visita al monastero di S. Bernadetta – Foto dei Vespri nella chiesa di Alencon – Foto della visita alla casa natale di S. Teresa – Mons. Apeciti, chi era S. Bernadetta – Terzo giorno (12 luglio) () – Lisieux. Messa nella basilica di S. Teresa. Omelia del Cardinale (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/apps/docvescovo/files/1421/Francia_Lisieux.doc) – La terre est pleine d’amour� (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/apps/docvescovo/files/1422/Francia_Lisieux_fr.doc) – Photogallery della Messa a Lisieux – Non ci spaventi il dolore – Photogallery della visita al monastero di S. Teresina – Messa nella basilica (video integrale) – Quarto giorno (13 luglio) () – Vézelay, omelia del Cardinale (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/apps/docvescovo/files/1423/francia_Vezelay.doc) – Don Sguaitamatti: la luce dell’arte illumina la fede – Lisieux, una tappa verso l’incontro internazionale delle famiglie – Quinto giorno (14 luglio) () – Ars, basilica del santo Curato, omelia del Cardinale (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/apps/docvescovo/files/1424/francia_Ars.doc) – «Pregate per me, affinché possa sostenere i miei sacerdoti» (https://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.edit.deploy&oid=1843337) – Photogallery – Diventare preti con e tra la gente, sull’esempio del Curato d’Ars