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15 febbraio

Rho ricorda il cardinale Gantin

A poco meno di un anno dalla sua morte, omaggio della comunità di San Vittore al prelato africano, a lungo decano del Sacro Collegio, molto conosciuto e stimato nella zona IV. Alle 17.30 messa celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi

Mauro COLOMBO Redazione

13 Febbraio 2009

Una giornata con i fratelli del Benin ricordando il cardinale Bernardino Gantin, nativo del Paese africano, a lungo prefetto della Congregazione per i Vescovi e poi decano del Sacro Collegio, scomparso a 86 anni il 13 maggio 2008.
E’ quanto la comunità di San Vittore di Rho, in collaborazione con l’Associazione dei Beninesi in Italia e l’Associazione “Amici del Benin-Mons. Emiliano De Vitali”, ha organizzato per domenica 15 febbraio. Appuntamento centrale, alle 17.30, la messa in San Vittore, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi, che ha accolto l’invito fattogli dal prevosto e decano di Rho, don Gian Paolo Citterio.
La giornata vuole essere un’occasione per ricordare il cardinale Gantin – che don Citterio incontrò e conobbe personalmente e che conserva molti amici nella IV Zona pastorale – e per riscoprire la sua personalità, la sua spiritualità, la sua passione per la missione e l’attualità del suo messaggio, che diventa anche modello da seguire per porsi al servizio dei più poveri e abbandonati. «Il cardinale Gantin – ricorda don Citterio – si è distinto per il grande coraggio di fronte alle tante difficoltà incontrate, per la vita di preghiera e di fiducia sconfinata nella volontà di Dio: una vita segnata dalla semplicità, da un forte zelo apostolico e dalla passione per la missione. Ha saputo leggere i segni dei tempi e riconoscere i bisogni urgenti del suo Paese e della sua gente con grande attenzione ai compiti della Chiesa universale». Una giornata con i fratelli del Benin ricordando il cardinale Bernardino Gantin, nativo del Paese africano, a lungo prefetto della Congregazione per i Vescovi e poi decano del Sacro Collegio, scomparso a 86 anni il 13 maggio 2008.E’ quanto la comunità di San Vittore di Rho, in collaborazione con l’Associazione dei Beninesi in Italia e l’Associazione “Amici del Benin-Mons. Emiliano De Vitali”, ha organizzato per domenica 15 febbraio. Appuntamento centrale, alle 17.30, la messa in San Vittore, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi, che ha accolto l’invito fattogli dal prevosto e decano di Rho, don Gian Paolo Citterio.La giornata vuole essere un’occasione per ricordare il cardinale Gantin – che don Citterio incontrò e conobbe personalmente e che conserva molti amici nella IV Zona pastorale – e per riscoprire la sua personalità, la sua spiritualità, la sua passione per la missione e l’attualità del suo messaggio, che diventa anche modello da seguire per porsi al servizio dei più poveri e abbandonati. «Il cardinale Gantin – ricorda don Citterio – si è distinto per il grande coraggio di fronte alle tante difficoltà incontrate, per la vita di preghiera e di fiducia sconfinata nella volontà di Dio: una vita segnata dalla semplicità, da un forte zelo apostolico e dalla passione per la missione. Ha saputo leggere i segni dei tempi e riconoscere i bisogni urgenti del suo Paese e della sua gente con grande attenzione ai compiti della Chiesa universale». Tra presente e futuro Ma l’appuntamento di domenica è anche l’occasione per riflettere sull’impegno apostolico e viverlo dando segno della presenza di Dio nel mondo. «La nostra sequela generosa e gioiosa, intessuta da momenti di fragilità e fatica – continua don Gian Paolo – è sempre stata fedele all’appello di Gesù che ancora oggi ci invita a “prendere il largo”, a riaffidargli la vita e riprendere il cammino intrapreso con rinnovata passione missionaria». Ed è anche una proiezione verso il futuro, come auspica in conclusione il prevosto: «Maria Regina degli Apostoli, tanto amata e invocata dal cardinale Gantin, ci sia di guida sicura sul nostro cammino e ci aiuti a entrare in questo anno non solo per ricordare l’anniversario della sua morte, ma anche per accogliere la sua testimonianza come un insegnamento vivo che illumina oggi il nostro impegno».Dopo la messa, alle 18.30, presso l’Auditorium Maggiolini (via De Amicis15), è in programma un incontro con gli amici del Benin, a cui farà seguito, alle 20, la cena comunitaria presso l’oratorio di San Carlo (via Bettinetti 60). A entrambi i momenti sarà presente il cardinale Re.