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L'esperienza

Vsp, sostegno per anziani, disabili e minori

La trentennale attività dell'associazione di volontariato impegnata sul fronte delle vecchie e nuove povertà

Cristina CONTI Redazione

9 Febbraio 2009

La solitudine degli anziani, la mancanza di servizi e opportunità per disabili, il disagio di tanti ragazzi e delle loro famiglie. Questi i bisogni a cui cerca di dare una risposta il V.S.P. Bruzzano onlus (Volontari Sostegno Persona), un’associazione di volontariato nata nel 1979 per dare un aiuto efficace e concreto alle forme di povertà vecchie e nuove con le quali da tempo la comunità cristiana del quartiere di Bruzzano si confrontava. Nel 1994 al V.S.P. Bruzzano si è affiancata la Fondazione Aquilone, per consentire una migliore e più efficace gestione dei servizi e delle risorse: così viene garantita anche la continuità nel tempo delle iniziative. Nel dicembre 1999 la Fondazione Aquilone è diventata Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale).
Attualmente il V.S.P. Bruzzano e la Fondazione Aquilone promuovono una molteplicità di servizi, gestiti autonomamente o tramite convenzioni, in favore di anziani (autosufficienti e non), minori a rischio, famiglie in difficoltà, persone disabili. «La caratteristica comune di queste iniziative sta nella valorizzazione dell’intervento dei 40 operatori professionali – spiega il responsabile Fausto Rizzi -, con competenze tecniche specifiche per la definizione e l’attuazione dei progetti educativi, e quello degli oltre 320 volontari, apportatori di calore e ricchezza nelle relazioni nonché principali artefici di una reale integrazione dei servizi sul territorio: elementi complementari e ugualmente importanti per chi chiede aiuto a noi». La solitudine degli anziani, la mancanza di servizi e opportunità per disabili, il disagio di tanti ragazzi e delle loro famiglie. Questi i bisogni a cui cerca di dare una risposta il V.S.P. Bruzzano onlus (Volontari Sostegno Persona), un’associazione di volontariato nata nel 1979 per dare un aiuto efficace e concreto alle forme di povertà vecchie e nuove con le quali da tempo la comunità cristiana del quartiere di Bruzzano si confrontava. Nel 1994 al V.S.P. Bruzzano si è affiancata la Fondazione Aquilone, per consentire una migliore e più efficace gestione dei servizi e delle risorse: così viene garantita anche la continuità nel tempo delle iniziative. Nel dicembre 1999 la Fondazione Aquilone è diventata Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale). Attualmente il V.S.P. Bruzzano e la Fondazione Aquilone promuovono una molteplicità di servizi, gestiti autonomamente o tramite convenzioni, in favore di anziani (autosufficienti e non), minori a rischio, famiglie in difficoltà, persone disabili. «La caratteristica comune di queste iniziative sta nella valorizzazione dell’intervento dei 40 operatori professionali – spiega il responsabile Fausto Rizzi -, con competenze tecniche specifiche per la definizione e l’attuazione dei progetti educativi, e quello degli oltre 320 volontari, apportatori di calore e ricchezza nelle relazioni nonché principali artefici di una reale integrazione dei servizi sul territorio: elementi complementari e ugualmente importanti per chi chiede aiuto a noi». Un’azione sinergica La Fondazione mette in atto progetti e iniziative per aiutare tutte le persone anziane (autosufficienti e non) e interviene a favore di chi è in una situazione di isolamento ed emarginazione. Un’attenzione particolare viene riservata anche alle famiglie con minori in situazioni di rischio, alle persone con disabilità, che hanno bisogno di percorsi per socializzare ed integrarsi nelle comunità cittadine, alle famiglie immigrate, attraverso un’azione di mediazione culturale e interventi che facilitino l’inserimento e l’autonomia. «In questi ambiti, la Fondazione ha maturato una significativa esperienza realizzando alcuni progetti innovativi, in cui sono presenti il Terzo Settore e il Volontariato – spiega ancora Rizzi -. Un’azione sinergica sul territorio per rispondere in modo concreto ai suoi bisogni».E così i progetti si moltiplicano. In questo momento, per esempio, la Fondazione sta realizzando servizi di prossimità per sostenere chi abita nei caseggiati popolari e iniziative a favore delle persone più fragili. Per i più piccoli, invece, si stanno organizzando spazi gioco dedicati alle famiglie con bambini piccoli (da zero a tre anni) e attività di sostegno individuale nelle scuole finalizzate all’integrazione dei minori stranieri. C’è poi un’attenzione particolare alle persone disabili: per chi si trova in questa condizione vengono preparate attività di tempo libero e sono programmati periodicamente anche gruppi di auto aiuto per le loro famiglie.