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Emergenza

Alluvione in Pakistan: la peggiore catastrofe degli ultimi 80 anni

Oltre mezzo milione gli sfollati, 1500 le vittime per le eccezionali precipitazioni nell'Asia meridionale. Le iniziative di solidarietà della Chiesa italiana e della Caritas Ambrosiana

3400 - incroci Redazione Diocesi

4 Agosto 2010

«La Chiesa italiana esprime la propria vicinanza alle popolazioni dell’Asia meridionale e in particolare del Pakistan colpito dalle alluvioni che hanno causato centinaia di morti e danni materiali incalcolabili». La presidenza della Cei esprime solidarietà per le vittime dell’alluvione che ha colpito nei giorni scorsi alcune regioni dell’Asia del sud. La stessa presidenza «invita le comunità ecclesiali a pregare per quanti in queste ore vivono il dramma causato da questo tragico evento e a sostenere le iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas Italiana con l’obiettivo di alleviare le sofferenze di quella popolazione».
Quella verificatasi nei giorni scorsi in Pakistan è la peggiore alluvione degli ultimi 80 anni: le piogge hanno ucciso finora circa 1.500 persone, mentre altre 500.000 sono sfollate e oltre 2,5 milioni hanno subito danni gravi. E mentre i soccorsi faticano ad arrivare perché ponti e strade sono distrutti, scatta l’allerta colera per la mancanza di acqua potabile. Le precipitazioni eccezionali, che hanno provocato allagamenti e smottamenti, hanno distrutto migliaia di case e devastato i terreni agricoli di una delle regioni più povere del Pakistan, il Khyber Pakhtunkhwa, nel nord-ovest. Secondo il Comitato internazionale della Croce Rossa, sono circa 2,5 milioni le persone colpite dalle inondazioni nel nord-ovest. «Nelle regioni più colpite – dice il Cicr – interi villaggi sono stati devastati dall’acqua e sono milioni le persone che hanno perso tutto». Finora, il ministero dell’Informazione della provincia del Khyber Pakhtunkhwa, ha fatto sapere di aver registrato 774 morti. «La Chiesa italiana esprime la propria vicinanza alle popolazioni dell’Asia meridionale e in particolare del Pakistan colpito dalle alluvioni che hanno causato centinaia di morti e danni materiali incalcolabili». La presidenza della Cei esprime solidarietà per le vittime dell’alluvione che ha colpito nei giorni scorsi alcune regioni dell’Asia del sud. La stessa presidenza «invita le comunità ecclesiali a pregare per quanti in queste ore vivono il dramma causato da questo tragico evento e a sostenere le iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas Italiana con l’obiettivo di alleviare le sofferenze di quella popolazione».Quella verificatasi nei giorni scorsi in Pakistan è la peggiore alluvione degli ultimi 80 anni: le piogge hanno ucciso finora circa 1.500 persone, mentre altre 500.000 sono sfollate e oltre 2,5 milioni hanno subito danni gravi. E mentre i soccorsi faticano ad arrivare perché ponti e strade sono distrutti, scatta l’allerta colera per la mancanza di acqua potabile. Le precipitazioni eccezionali, che hanno provocato allagamenti e smottamenti, hanno distrutto migliaia di case e devastato i terreni agricoli di una delle regioni più povere del Pakistan, il Khyber Pakhtunkhwa, nel nord-ovest. Secondo il Comitato internazionale della Croce Rossa, sono circa 2,5 milioni le persone colpite dalle inondazioni nel nord-ovest. «Nelle regioni più colpite – dice il Cicr – interi villaggi sono stati devastati dall’acqua e sono milioni le persone che hanno perso tutto». Finora, il ministero dell’Informazione della provincia del Khyber Pakhtunkhwa, ha fatto sapere di aver registrato 774 morti. – – Caritas Ambrosiana lancia una raccolta fondi: ecco come contribuire (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/cmst_pro_pakistan.doc)