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Società

Educare alla sobrietà: la proposta di “Animondo”

Crisi economica e stili di vita tra le attenzioni del progetto nato da Caritas Ambrosiana e Pastorale missionaria, coordinato dal Cdm

21 Gennaio 2010

“Educare alla sobrietà, alla solidarietà e ai nuovi stili di vita. Proposte pastorali per una nuova primavera sociale” è il tema del progetto lanciato in questi giorni per cercare di far diventare lo stile della sobrietà cultura e modi di vivere. La Diocesi è mobilitata nelle sue diverse articolazioni.
“Animondo” è una delle proposte significative, in una stagione di povertà diffusa, di catastrofi come quella di Haiti, che spesso nascono anche da un sistema che penalizza la dignità umana, nella Settimana per l’unità dei cristiani, nel dialogo tra le religioni che va alimentato. Crisi economica e stili di vita, infatti, sono tra le attenzioni specifiche di quest’anno di «Animondo», progetto nato da Caritas Ambrosiana e Pastorale missionaria e coordinato dal Cdm (Centro documentazione mondialità). Si tratta di un gruppo di giovani volontari che si propone alle parrocchie e alle scuole per animare incontri e percorsi sui temi della mondialità. L’intento è quello di facilitare la riflessione, utilizzando una metodologia attiva e ricca di strumenti di animazione, valorizzando le esperienze dei partecipanti, rendendoli protagonisti.
«Siamo un gruppo di giovani provenienti da diverse realtà della Diocesi di Milano – sottolineano i promotori – che ha iniziato nel 2005 un percorso di formazione sui temi dell’educazione alla mondialità. Ci proponiamo come animatori di percorsi e momenti strutturati negli ambiti dell’intercultura e dello sviluppo umano».
Le tematiche affrontate da “Animondo” si articolano in cinque aree. Innanzitutto dialogo tra religioni e culture: la conoscenza della propria identità e la scoperta della diversità, immigrazione e integrazione in Italia. La seconda è economia e globalizzazione: povertà e sviluppo delle nazioni, gli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, evoluzione e nodi critici del commercio equo e solidale. La terza è l’ambiente: il caso “acqua”, la sostenibilità dello sviluppo umano ai giorni nostri, gli stili di vita possibili. La quarta è pace e diritti umani: il commercio di armi e il possibile disarmo, i diritti fondamentali dell’uomo, la storia e i diritti dei migranti. La quinta è l’informazione: la “fabbrica delle notizie” in Italia e nel mondo, la rivoluzione di Internet, un nuovo approccio alla comunicazione.
I destinatari sono gruppi di bambini, adolescenti e giovani interessati a svolgere percorsi di educazione alla mondialità. Gli incontri sono progettati sulla base dell’età dei partecipanti e delle esigenze formative individuate dai responsabili. Con gli stessi si procede alla programmazione dei percorsi formativi: contenuti da trattare e numero degli incontri da tenersi nelle serate dei giorni infrasettimanali o nei fine settimana. Si prevede l’utilizzo di metodologie attive e partecipative che aiutino a interiorizzare contenuti e riflessioni a partire da un coinvolgimento diretto come attività espressive individuali e di gruppo; visione di film; giochi a squadre e di simulazione; momenti di discussione e confronto. Gli animatori così si propongono di superare lo schema tradizionale di un incontro formativo frontale, facilitando la creazione di un clima interattivo che valorizzi la dimensione dell’esperienza.
Info: Cdm (via S. Antonio 5, Milano – tel. 02.58391.395-393 – centro_mondial@diocesi.milano.it) “Educare alla sobrietà, alla solidarietà e ai nuovi stili di vita. Proposte pastorali per una nuova primavera sociale” è il tema del progetto lanciato in questi giorni per cercare di far diventare lo stile della sobrietà cultura e modi di vivere. La Diocesi è mobilitata nelle sue diverse articolazioni.“Animondo” è una delle proposte significative, in una stagione di povertà diffusa, di catastrofi come quella di Haiti, che spesso nascono anche da un sistema che penalizza la dignità umana, nella Settimana per l’unità dei cristiani, nel dialogo tra le religioni che va alimentato. Crisi economica e stili di vita, infatti, sono tra le attenzioni specifiche di quest’anno di «Animondo», progetto nato da Caritas Ambrosiana e Pastorale missionaria e coordinato dal Cdm (Centro documentazione mondialità). Si tratta di un gruppo di giovani volontari che si propone alle parrocchie e alle scuole per animare incontri e percorsi sui temi della mondialità. L’intento è quello di facilitare la riflessione, utilizzando una metodologia attiva e ricca di strumenti di animazione, valorizzando le esperienze dei partecipanti, rendendoli protagonisti.«Siamo un gruppo di giovani provenienti da diverse realtà della Diocesi di Milano – sottolineano i promotori – che ha iniziato nel 2005 un percorso di formazione sui temi dell’educazione alla mondialità. Ci proponiamo come animatori di percorsi e momenti strutturati negli ambiti dell’intercultura e dello sviluppo umano».Le tematiche affrontate da “Animondo” si articolano in cinque aree. Innanzitutto dialogo tra religioni e culture: la conoscenza della propria identità e la scoperta della diversità, immigrazione e integrazione in Italia. La seconda è economia e globalizzazione: povertà e sviluppo delle nazioni, gli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, evoluzione e nodi critici del commercio equo e solidale. La terza è l’ambiente: il caso “acqua”, la sostenibilità dello sviluppo umano ai giorni nostri, gli stili di vita possibili. La quarta è pace e diritti umani: il commercio di armi e il possibile disarmo, i diritti fondamentali dell’uomo, la storia e i diritti dei migranti. La quinta è l’informazione: la “fabbrica delle notizie” in Italia e nel mondo, la rivoluzione di Internet, un nuovo approccio alla comunicazione.I destinatari sono gruppi di bambini, adolescenti e giovani interessati a svolgere percorsi di educazione alla mondialità. Gli incontri sono progettati sulla base dell’età dei partecipanti e delle esigenze formative individuate dai responsabili. Con gli stessi si procede alla programmazione dei percorsi formativi: contenuti da trattare e numero degli incontri da tenersi nelle serate dei giorni infrasettimanali o nei fine settimana. Si prevede l’utilizzo di metodologie attive e partecipative che aiutino a interiorizzare contenuti e riflessioni a partire da un coinvolgimento diretto come attività espressive individuali e di gruppo; visione di film; giochi a squadre e di simulazione; momenti di discussione e confronto. Gli animatori così si propongono di superare lo schema tradizionale di un incontro formativo frontale, facilitando la creazione di un clima interattivo che valorizzi la dimensione dell’esperienza.Info: Cdm (via S. Antonio 5, Milano – tel. 02.58391.395-393 – centro_mondial@diocesi.milano.it)