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Feste

Il Natale a Monza, la carità non conosce confini

Si moltiplicano le iniziative di solidarietà a favore dei più svantaggiati

di Veronica TODARO Redazione

20 Dicembre 2010

Con l’avvicinarsi del Natale, si moltiplicano le iniziative di solidarietà a favore dei più svantaggiati. Anche quest’anno, per esempio, la Caritas di Monza propone l’iniziativa del “lume alla finestra”. Presso le parrocchie di Monza si potranno ritirare i lumini da esporre alla finestra la notte di Natale. Sul lumino è apposta un’etichetta con la frase: «Ero senza lavoro e la tua famiglia mi ha aiutato». Il ricavato delle offerte servirà a sostenere i progetti della Caritas monzese e i servizi attivati in collaborazione con la Cooperativa Novo Millennio. Anche il Fondo Famiglia Lavoro sarà sostenuto da questa iniziativa.
La stessa cooperativa sociale senza scopo di lucro, che promuove la solidarietà umana e «la Pedagogia della Carità» in sintonia ai valori della Caritas Ambrosiana, si è occupata anche di due importanti iniziative di festa nei giorni scorsi presso «Stellapolare», il centro che opera nell’ambito della salute mentale e «Bimbinsieme», uno spazio multietnico per l’infanzia con 24 bambini da 1 a 3 anni, di cui metà stranieri, seguiti a loro volta da un’equipe anch’essa multietnica.
L’Arengario ospita invece la15ª edizione della «Mostra missionaria del presepio» organizzata dagli amici di Evangelizzazione e promozione umana dell’ospedale San Gerardo. I volontari sono stati aiutati da 150 scuole di tutta la Brianza, oltre che da privati che hanno presentato curiose opere artigianali da vendere a scopo benefico. Il ricavato contribuirà alla costruzione di un reparto di pediatria nell’ospedale di Tshimbulu (in Congo) e per la realizzazione di una serie di pozzi nei paesi assetati dell’Africa, dall’Uganda, al Camerun, alla Guinea Bissau. La mostra del presepe, che resterà aperta fino a giovedì 6 gennaio, è dedicata ai più piccoli: il tema dominante è proprio la frase «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di essi è il regno dei cieli». I presepi sono davvero curiosi perché creati con argilla, stoffe, legno, materiali di riciclo, bastoncini del gelato, grucce appendiabiti e pasta. Con l’avvicinarsi del Natale, si moltiplicano le iniziative di solidarietà a favore dei più svantaggiati. Anche quest’anno, per esempio, la Caritas di Monza propone l’iniziativa del “lume alla finestra”. Presso le parrocchie di Monza si potranno ritirare i lumini da esporre alla finestra la notte di Natale. Sul lumino è apposta un’etichetta con la frase: «Ero senza lavoro e la tua famiglia mi ha aiutato». Il ricavato delle offerte servirà a sostenere i progetti della Caritas monzese e i servizi attivati in collaborazione con la Cooperativa Novo Millennio. Anche il Fondo Famiglia Lavoro sarà sostenuto da questa iniziativa.La stessa cooperativa sociale senza scopo di lucro, che promuove la solidarietà umana e «la Pedagogia della Carità» in sintonia ai valori della Caritas Ambrosiana, si è occupata anche di due importanti iniziative di festa nei giorni scorsi presso «Stellapolare», il centro che opera nell’ambito della salute mentale e «Bimbinsieme», uno spazio multietnico per l’infanzia con 24 bambini da 1 a 3 anni, di cui metà stranieri, seguiti a loro volta da un’equipe anch’essa multietnica.L’Arengario ospita invece la15ª edizione della «Mostra missionaria del presepio» organizzata dagli amici di Evangelizzazione e promozione umana dell’ospedale San Gerardo. I volontari sono stati aiutati da 150 scuole di tutta la Brianza, oltre che da privati che hanno presentato curiose opere artigianali da vendere a scopo benefico. Il ricavato contribuirà alla costruzione di un reparto di pediatria nell’ospedale di Tshimbulu (in Congo) e per la realizzazione di una serie di pozzi nei paesi assetati dell’Africa, dall’Uganda, al Camerun, alla Guinea Bissau. La mostra del presepe, che resterà aperta fino a giovedì 6 gennaio, è dedicata ai più piccoli: il tema dominante è proprio la frase «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di essi è il regno dei cieli». I presepi sono davvero curiosi perché creati con argilla, stoffe, legno, materiali di riciclo, bastoncini del gelato, grucce appendiabiti e pasta.