Sirio 26-29 marzo 2024
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Fino al 21 settembre

La Missione vocazionale a Bollate e Garbagnate

Una settantina di seminaristi del quadriennio coinvolti nella vita in famiglia, in incontri con i ragazzi degli oratori e in momenti di festa

di Ylenia SPINELLI Redazione

17 Settembre 2010

Fino a martedì 21 settembre, nelle parrocchie di Bollate e Garbagnate è in corso la Missione vocazionale, che sta coinvolgendo a tempo pieno una settantina di seminaristi del quadriennio insieme a tutti i preti del decanato.
«È una boccata d’ossigeno per tutto il territorio – spiega don Alberto Colombo, direttore del Centro Diocesano Vocazioni -, perché attraverso le testimonianze dei seminaristi nelle famiglie, nelle scuole, negli oratori e in molti altri ambienti si provocano tante domande, soprattutto sul fatto che valga la pena fidarsi del Vangelo e di Gesù». E proprio in una domanda («Cosa devo fare per avere la vita?») è racchiuso il titolo della Missione di quest’anno.
«Questo interrogativo se lo pone il giovane ricco nell’episodio raccontato da Matteo – continua don Alberto -. È infatti importante chiedersi cosa fare per evitare di vivacchiare e vivere invece nella quotidianità una vita piena di senso che apra anche all’eternità». Per aiutare a rispondere a questo interrogativo ci saranno tanti momenti di preghiera, di confronto, di fraternità gioiosa e di condivisione nelle famiglie che ospiteranno i seminaristi.
«Per noi è un’importante occasione per incontrare la gente nella quotidianità – spiega Nicolò Lamperti di V Teologia, (dall’estate scorsa destinato alla parrocchia di Cascina del Sole, frazione di Bollate) -. Vivendo in casa con loro, possiamo renderci conto degli impegni, dei problemi e delle difficoltà che ogni famiglia deve affrontare giornalmente». Ed aggiunge: «È un territorio con tanti giovani, ma in pochi frequentano l’oratorio e la parrocchia: l’obiettivo di questa Missione è anche quello di ridare impulso alla Pastorale giovanile».
«Questa Missione è per tutti – tengono a sottolineare i sacerdoti del decanato -, sia per quanti non hanno ancora fatto una scelta definitiva nella vita, sia per quanti l’hanno già fatta come sposi, sacerdoti, diaconi, religiosi e consacrati».
Tra i tanti appuntamenti, da non perdere quello di domenica pomeriggio, alle 15.30, negli oratori di Bollate e Garbagnate, dove si ritroveranno i chierichetti e i ragazzi dei cori e del Centro vocazionale, per un momento di gioco, di preghiera e di ascolto della testimonianza dei seminaristi.
Alla sera, invece, i seminaristi incontreranno le famiglie nelle parrocchie dei sette Comuni del Decanato e mostreranno un video con le interviste fatte ai loro genitori. « È un’iniziativa molto interessante – spiega don Alberto -, perché non è scontato che un genitore oggi accetti di sostenere la vocazione del figlio che desidera diventare prete. Sicuramente nascerà un dibattito su questo tema e si provocheranno tante domande».
Un momento di festa per adolescenti e giovani è invece in programma lunedì alle 21.15 all’oratorio S. Martino di Bollate, che compie cento anni. «Sarà una serata un po’ particolare – anticipa don Alberto – perché utilizzeremo canzoni di Elio, Battisti, i Nomadi, Mika e molti altri per riflettere con i seminaristi su un determinato tema vocazionale». Fino a martedì 21 settembre, nelle parrocchie di Bollate e Garbagnate è in corso la Missione vocazionale, che sta coinvolgendo a tempo pieno una settantina di seminaristi del quadriennio insieme a tutti i preti del decanato.«È una boccata d’ossigeno per tutto il territorio – spiega don Alberto Colombo, direttore del Centro Diocesano Vocazioni -, perché attraverso le testimonianze dei seminaristi nelle famiglie, nelle scuole, negli oratori e in molti altri ambienti si provocano tante domande, soprattutto sul fatto che valga la pena fidarsi del Vangelo e di Gesù». E proprio in una domanda («Cosa devo fare per avere la vita?») è racchiuso il titolo della Missione di quest’anno.«Questo interrogativo se lo pone il giovane ricco nell’episodio raccontato da Matteo – continua don Alberto -. È infatti importante chiedersi cosa fare per evitare di vivacchiare e vivere invece nella quotidianità una vita piena di senso che apra anche all’eternità». Per aiutare a rispondere a questo interrogativo ci saranno tanti momenti di preghiera, di confronto, di fraternità gioiosa e di condivisione nelle famiglie che ospiteranno i seminaristi.«Per noi è un’importante occasione per incontrare la gente nella quotidianità – spiega Nicolò Lamperti di V Teologia, (dall’estate scorsa destinato alla parrocchia di Cascina del Sole, frazione di Bollate) -. Vivendo in casa con loro, possiamo renderci conto degli impegni, dei problemi e delle difficoltà che ogni famiglia deve affrontare giornalmente». Ed aggiunge: «È un territorio con tanti giovani, ma in pochi frequentano l’oratorio e la parrocchia: l’obiettivo di questa Missione è anche quello di ridare impulso alla Pastorale giovanile».«Questa Missione è per tutti – tengono a sottolineare i sacerdoti del decanato -, sia per quanti non hanno ancora fatto una scelta definitiva nella vita, sia per quanti l’hanno già fatta come sposi, sacerdoti, diaconi, religiosi e consacrati».Tra i tanti appuntamenti, da non perdere quello di domenica pomeriggio, alle 15.30, negli oratori di Bollate e Garbagnate, dove si ritroveranno i chierichetti e i ragazzi dei cori e del Centro vocazionale, per un momento di gioco, di preghiera e di ascolto della testimonianza dei seminaristi.Alla sera, invece, i seminaristi incontreranno le famiglie nelle parrocchie dei sette Comuni del Decanato e mostreranno un video con le interviste fatte ai loro genitori. « È un’iniziativa molto interessante – spiega don Alberto -, perché non è scontato che un genitore oggi accetti di sostenere la vocazione del figlio che desidera diventare prete. Sicuramente nascerà un dibattito su questo tema e si provocheranno tante domande».Un momento di festa per adolescenti e giovani è invece in programma lunedì alle 21.15 all’oratorio S. Martino di Bollate, che compie cento anni. «Sarà una serata un po’ particolare – anticipa don Alberto – perché utilizzeremo canzoni di Elio, Battisti, i Nomadi, Mika e molti altri per riflettere con i seminaristi su un determinato tema vocazionale».