Share

19 novembre

A Mariano Comense apre la Casa della Carità

In uno stabile presso il Battistero, sarà il fulcro delle azioni di solidarietà svolte dalla onlus “Tantum Aurora”, nata dalla Caritas della Comunità pastorale San Francesco. Inaugurazione e benedizione dell’Arcivescovo

di Cristina CONTI

15 Novembre 2017
Lo stabile che ospita la Casa della Carità

Domenica 19 novembre monsignor Mario Delpini si recherà a Mariano Comense (Como), dove alle 15, in via Santo Stefano, sarà inaugurata la Casa della Carità, che l’Arcivescovo benedirà.

«Abbiamo deciso di invitare l’Arcivescovo perché inaugurare la Casa il 19 novembre, data della Giornata mondiale dei poveri, vuole sottolineare la sua funzione: essere luogo di incontro reale con chi ha bisogno», spiega don Luigi Redaelli, responsabile della Comunità pastorale San Francesco di Mariano, che così ripercorre le origini della Casa: «Da diversi anni in parrocchia è presente la Caritas, da cui ha preso vita poi una onlus, la “Tantum Aurora”: il nome è legato all’idea di fare un gesto di prossimità, che all’inizio è piccolo per aiutare le persone a rimettersi in piedi e a ritrovare la propria autonomia. Diverse le attività: un servizio di prossimità alimentare che coinvolge circa 350 famiglie, il trasposto di anziani e disabili, un guardaroba solidale e un servizio di prima accoglienza femminile. Qualche anno fa si è reso libero uno stabile a ridosso del Battistero della nostra parrocchia, perché le Suore Orsoline che vi risiedevano se ne sono andate. Abbiamo poi ricevuto un lascito di un nostro parrocchiano, che ci ha permesso di intervenire subito sulla struttura. Abbiamo deciso di destinarla alla carità. Dal Battistero infatti nasce il cammino che porta all’Eucaristia e questa, senza la Carità, è monca. Qui abbiamo potuto accorpare i servizi e rendere visibile ai fedeli della nostra Comunità pastorale (che comprende tre parrocchie) che la Carità è essenziale ed è generata dall’Eucaristia».

Qual è il programma dell’inaugurazione?
L’Arcivescovo sarà da noi per un’ora. Nella prima parte, circa mezz’ora, ci sarà l’incontro con i poveri (le persone che seguiamo) in chiesa; saranno presenti anche i volontari della Caritas e dell’associazione (circa 70 persone). Intendiamo illustrare cosa facciamo attraverso un video realizzato in collaborazione con la Pastorale giovanile. Quindi leggeremo insieme un racconto sull’importanza della solidarietà: abbiamo scelto questa formula, rispetto all’ascolto della Parola, perché molte persone che seguiamo sono musulmane. Ci sarà poi la benedizione, la visita alla struttura e quindi un rinfresco in cui condivideremo le specialità nazionali e regionali portate dalle persone straniere e italiane che seguiamo.