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Liturgia

Avvento, letture dei giorni feriali:
nuove disposizioni

Possibilità di una sola lettura introdotta con una modifica al Lezionario apportata da un decreto dell’Arcivescovo, Capo Rito ambrosiano

di Stefania CECCHETTI

28 Settembre 2014

Entrerà in uso con il prossimo Avvento la modifica al Lezionario che l’arcivescovo, cardinale Angelo Scola, Capo Rito ambrosiano, ha promulgato con un decreto lo scorso 30 agosto, nella memoria del Beato Alfredo Ildefonso Schuster.

Con il Nuovo Lezionario Ambrosiano, entrato in vigore la prima domenica di Avvento del 2008, la consuetudine ambrosiana delle tre letture nelle celebrazioni feriali di Quaresima (due veterotestamentarie più il Vangelo) era stata estesa anche alle celebrazioni feriali di Avvento (n. 69 dei Praenotanda). La nuova nota introdotta dal cardinale Scola (fine del primo paragrafo, n. 69 dei Praenotanda) conferisce al Capo Rito la possibilità che prima del Vangelo sia proclamata una sola delle due Letture dell’Antico Testamento.

Ecco il testo italiano della nota: «L’Arcivescovo, Capo del Rito Ambrosiano, può concedere che, per motivi pastorali e regolandone le modalità, nelle ferie di Avvento, comprese le ferie de exceptato, prima del Vangelo sia proclamata una sola delle due Letture dell’Antico Testamento; in questo caso è opportuno che il pastore d’anime scelga la prima o la seconda lettura in modo sistematico».

La nota, come scrive lo stesso Arcivescovo, nasce dall’esperienza di questi anni, che ha suggerito come «per motivi pastorali, possano darsi delle eccezioni a quanto previsto per il tempo di Avvento». Pertanto, dopo la debita richiesta di recognitio, inviata dall’Arcivescovo in data 3 giugno 2014 alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, e da questa accordata in base alle facoltà ricevute dal Sommo Pontefice Francesco, con decreto in data 12 giugno 2014, ora il testo sarà inserito in tutte le edizioni dei Praenotanda al Lezionario Ambrosiano.

Pur ribadendo che «deve essere considerato tipica e paradigmatica (in analogia con il sistema di letture feriali della Quaresima) per il Rito Ambrosiano la scelta di proclamare nelle ferie di Avvento (ferie de exceptato comprese) le tre letture previste», l’arcivescovo Scola ha tuttavia anche suggerito alcuni criteri per la riduzione a due letture, «laddove motivate ragioni pastorali lo giustifichino»:

1. La scelta di proclamare o la prima o la seconda lettura profetica deve avvenire, ogni anno, in maniera continuata per tutte le ferie di Avvento. Si consiglia un’alternanza negli anni, così da valorizzare tutta la ricchezza dei testi biblici proposti dal Lezionario. Per le ferie de exceptato si consiglia la scelta della prima lettura profetica.

2. In una comunità (anche se si trattasse di una Unità o Comunità pastorale) in cui si celebrano più messe feriali (nel caso in cui ci si avvalga della facoltà di omettere una lettura profetica) ci si attenga ogni anno a un unico criterio di scelta, determinato in modo condiviso e da osservarsi da tutti i presbiteri celebranti.

3. Qualora venga scelta la seconda profezia, si recuperi il Salmo Responsoriale che segue la prima profezia, prima dell’acclamazione al Vangelo.

L’Arcivescovo ha infine affidato alla Congregazione del Rito ambrosiano, e ai competenti Uffici e Servizi della Curia arcivescovile, il compito di predisporre tutto quanto necessario per dare attuazione alla nuova disposizione. Ha inoltre specificato che la concessione, e le condizioni che la regolamentano, è valida per l’anno pastorale 2014-2015.